Continuano le indagini sul caso Chloe, la bambina di 11 mesi che il 17 luglio del 2017 è deceduta presso l’Ospedale Garibaldi di Catania, dopo essere stata ricoverata il 27 febbraio per un’invaginazione intestinale.
Il Gup di Catania, Anna Maria Cristaldi, ha rinviato a giudizio 9 medici e chirurghi pediatrici della struttura ospedaliera di Nesima, 8 dei quali imputati di omicidio e lesioni colpose e 1 per falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Il Gup ha citato inoltre l’azienda ospedaliera Garibaldi di Catania come responsabile civile e ammesso tutti familiari della vittima, rappresentate dall’avvocato Giuseppe Incardona come parte civile.
I medici sono tutti reputati responsabili di non aver eseguito e sempre rimandato l’intervento chirurgico per rimuovere l’occlusione intestinale, inducendo la piccola paziente in arresto cardiocircolatorio.
Entrata in coma per 6 mesi, a causa di una sofferenza cerebrale diffusa ipossico ischemica, Chloe è morta nell’estate del 2017. Si attende ora la prima udienza del processo, che avrà luogo il prossimo 21 settembre 2021 davanti la sezione penale del Tribunale in composizione monocratica.