We love Sicily, un dono degli studenti della Lucia Mangano al Comune di Catania

We love Sicily

Gli studenti dell’Istituto di Istruzione superiore “Lucia Mangano” di Catania hanno donato all’Amministrazione comunale 315 dispositivi di protezione individuale “ordinari” e oltre 20 mascherine fashion della collezione “We love Sicily”, che verranno devolute dal Comune alla Locanda del Samaritano e ai rappresentanti delle istituzioni italiane e straniere che giungeranno a Catania.

Il loro dono natalizio al Comune di Catania è un messaggio di solidarietà e di prevenzione al Covid, che i ragazzi della Mangano hanno voluto lanciare, offrendo le loro creazioni al sindaco Salvo Pogliese e all’assessore alla Scuola Barbara Mirabella, e con loro all’Amministrazione tutta.

Il regalo è stato consegnato alle autorità comunali durante l’incontro tenutosi a Palazzo degli Elefanti e al quale hanno partecipato il preside dell’Istituto “Marconi – Mangano”, Egidio Pagano, la vicepreside del “Lucia Mangano”, Simona Minicò e le docenti Maria Pappalardo, che ha coordinato le attività artistiche, Maria Cristaudo, Anna Puglisi e Siana Vanella.

Come espresso dal preside Pagano e dalla sua vice Minicò, le mascherine “sono uno dei frutti del lavoro che quotidianamente viene messo in campo dai ragazzi, seguiti dai professori, e che con la collaborazione del Comune potrà consolidarsi, aprendo percorsi maggiormente propositivi per i nostri giovani per un futuro di impegno concreto nel lavoro e nella società”.

Il Sindaco di Catania ha ringraziato “il preside, le professoresse e con loro tutti i ragazzi per l’omaggio molto gradito e significativo” e ha considerato il gesto come “uno stimolo per noi a perseguire sempre con più forza progetti a favore della comunità scolastica e di realtà, come quella del ‘Marconi-Mangano’, che si distinguono nella preparazione degli studenti ad attività professionalizzanti”. L’assessore Mirabella ha ricordato poi la voglia che tutta l’Amministrazione ha di sostenere “lo sviluppo di progetti capaci anche di entrare in circuiti virtuosi a livello occupazionale, a partire da queste splendide mascherine“.