La carenza cronica di personale anche negli sportelli aperti, oltre a rendere il servizio più lento, costringe le Poste italiane di Catania e provincia a ricorrere continuamente allo straordinario e costringere alcune filiali cittadine e nei paesi limitrofi a rimanere chiuse per “turn over”. Pur con l’utilizzo dei servizi online e la possibilità di prenotazione, secondo Ugl comunicazioni poste, vi è una perpetua ressa davanti gli uffici postali e rallentamenti nel servizio provocati dalle problematiche sopracitate.
Il segretario provinciale della federazione Ugl comunicazioni Mario Crisà commenta l’attuale situazione: «Quotidianamente stiamo assistendo a scene assurde, con continui assembramenti e problemi di ordine pubblico tali da dover richiedere l’arrivo di uomini delle forze dell’ordine, o di malori accusati dagli utenti con contestuale intervento del 118. Una condizione disumana che, inevitabilmente, si ripercuote sugli operatori costretti loro malgrado a doversi fermare quotidianamente oltre l’orario consueto. In questo caso lo “straordinario” è diventato una prassi ordinaria. Gli utenti non hanno nessuna colpa visto che, nonostante le ripetute azioni di promozione da parte di Poste Italiane, i sistemi di prenotazione e di gestione dei servizi informatici lasciano ancora a desiderare».
I problemi segnalati dal segretario Crisà andrebbero a colpire sia gli uffici Poste italiane di Catania che i centri di smistamento e i portalettere: «In questi due settori la straordinarietà, da addebitare alla mancanza atavica di risorse umane, ha lasciato lo spazio alla consuetudine, con addetti ed autisti che sono “invitati” a rimanere ore in più per “senso di responsabilità e appartenenza”. Stessa cosa accade altresì per i postini che, essendo in pochi, si trovano a dovere uscire più volte in una giornata per smaltire i prodotti postali da consegnare. Invochiamo l’assunzione di nuova forza lavoro che potrà consentire di far respirare centinaia di colleghi e scongiurare danni agli stessi ed alla società».