La manifestazione era stata captata dal continuo monitoraggio della Questura di Catania ed era stato intimato agli organizzatori il divieto di manifestare con modalità non previste dalla legge. Erano stati avvertiti anche dell’eventuali responsabilità penali e patrimoniali. La manifestazione è stata interrotta, i circa 30 partecipanti sanzionati e richiesto l’intervento dei servizi sociali per l’unico minore presente.
Il rischio del mancato rispetto delle norme anti Covid durante la pandemia in atto ha forzato la mano alla Polizia di Stato che non ha potuto far altro che utilizzare una linea d’azione dura e incisiva. La manifestazione denominata “Passeggiata per la giustizia e scienza secondo coscienza” e pubblicizzata su Facebook (emergendo nei controlli della Questura) era organizzata dai promotori per dimostrare il dissenso nei confronti delle scelte politiche nazionali e locali, soprattutto anche sull’uso della mascherina.
Il richiamo quasi negazionista ha attirato circa 30 persone alla Villa Bellini di Catania. Pur con un preavviso ai promotori sull’eventuali responsabilità collettive, la manifestazione si è svolta in aperta violazione delle leggi in materia di Sicurezza Pubblica e della normativa vigente in materia di emergenza sanitaria. La Polizia aveva preventivamente disposto un particolare servizio di controllo per questa mattina davanti la villa.
Gli agenti hanno accertato le modalità illecite di svolgimento della manifestazione: partecipanti privi di mascherine e non rispettosi della distanza minima interpersonale di sicurezza. La Polizia ha intimato l’ordine di indossare il dispositivo di protezione individuale e di mantenere il distanziamento sociale (ai sensi dell’art. 650 Codice Penale) ma solo alcuni hanno ottemperato all’ordine.
I restanti partecipanti alla manifestazione hanno disobbedito e incitato la ribellione spingendo le Forze dell’Ordine ad intervenire procedendo alle denunce alla Procura della Repubblica per i reati commessi, oltre alle sanzioni amministrative collegate. Al termine dell’identificazione tramite visione delle immagini, promotori e partecipanti rischieranno la denuncia per: Manifestazione non preavvisata al Questore si sensi dell’art. 18 e segg TULPS, inosservanza ad un ordine legalmente dato dall’Autorità (art. 650 C.P.), pesanti sanzioni pecuniarie legate all’assembramento ed al mancato uso delle mascherine.
Tra i possibili reati connessi potrebbe essere individuato l’epidemia colposa in caso di accertamento di diffusione del virus a causa della manifestazione. Uno dei manifestanti sarà segnalato all’A.G. competente per aver condotto con sé un minore di 14 anni con conseguente richiesta d’intervento dei servizi sociali per le valutazioni del caso.