«Il passaggio degli ex dipendenti Auchan all’azienda subentrante è una buona notizia, ma ora la politica si impegni per risanare e rivitalizzare la zona commerciale misterbianchese. Misterbianco ha bisogno di politiche di coesione territoriale e sociale. Occorre ridare vita all’area commerciale, contrastare con il concorso di tutta la società civile la spaventosa desertificazione dell’area e l’economia “chiusa” che essa produce. La prossima compagine amministrativa si apra al confronto con la socialità civile e, anche con un concorso di idee, programmi come salvare dall’abbandono l’area».
Così esordisce Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, sull’ultimo atto della cessione dei punti vendita siciliani della catena francese di supermercati e ipermercati e sul destino della zona commerciale misterbianchese.
«Il mantenimento dei livelli occupazionali e di ripresa della struttura commerciale ex Auchan è stato un successo – spiega Attanasio – ora però la palla passa alla politica, specialmente a quella locale. Perché riavere la presenza di una struttura commerciale pienamente operante sarebbe un successo di corto respiro se il tessuto economico attorno resterà asfittico com’è ora e non riavrà la giusta attenzione da parte degli amministratori pubblici».
«Nel prossimo autunno si concluderà la fase commissariale – ricorda il segretario della Cisl catanese – e, quindi, la nuova compagine politico-amministrativa che subentrerà avrà davanti una sfida fondamentale per il tessuto economico non solo di Misterbianco, ma anche del vicino capoluogo e di altri comuni vicini. La sfida sarà quella di immaginare e progettare interventi di recupero e ridestinazione della vasta area un tempo a vocazione pressoché commerciale. Interventi che possano incidere virtuosamente su un ciclo economico oggi chiuso, dove predominano i capitali orientali, e che poco incide sull’indotto locale».
«Peraltro – sottolinea ancora Attanasio – alla zona commerciale misterbianchese si offrono due prospettive per il futuro che fanno ben sperare: un centro fieristico/congressuale, di cui si parla con sempre maggiore insistenza, nella sede della ex Flli Costanzo, già acquistata all’asta da un anno; l’arrivo della metropolitana FCE prevista nel 2025, grazie al prolungamento del tratto Monte Po-Misterbianco centro e che avrà una stazione proprio in corrispondenza dell’esistente ipermercato Metro in corso Carlo Marx».
Secondo il numero uno della Cisl etnea «diventa così necessario immaginare una nuova area, con interventi necessari e non rinviabili nel breve, nel medio e nel lungo termine». «Tra i primi – argomenta – ci sono senza dubbio i lavori di manutenzione delle arterie stradali e la riqualificazione di molti spazi della zona. Poi, si possono immaginare una serie di incentivi per far tornare a reinvestire nell’area, anche a imprenditori non commerciali».
«A tale scopo, sarebbe necessario pensare a ridestinare una parte della zona anche ad altre attività e renderla maggiormente “produttiva”. Ad esempio, con il realizzare finalmente una zona artigianale pubblica dove ospitare non solo attività tradizionali, ma anche start-up giovanili. E, non ultimo, sarebbe utile insistere affinché l’Asp proceda realmente alla ristrutturazione del poliambulatorio di via Galilei, per favorire nella zona la presenza di servizi pubblici essenziali per la collettività».
«Auspichiamo e sollecitiamo si avvii presto un confronto con la società civile e professionale misterbianchese – conclude Attanasio – anche attraverso una compartecipazione di idee, per ridare all’area e al territorio vicino nuove opportunità e nuove speranze di sviluppo e occupazione. La Cisl di Catania è disponibile al confronto con tutte le associazioni e i rappresentanti politici territoriali che concretamente vogliano costruire un progetto sociale di rilancio socio-economico-occupazionale della città».