È stato approvato oggi dalla Giunta Pogliese il Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime (P.U.D.M.), su proposta dell’assessorato all’Urbanistica e Gestione del Territorio retto da Enrico Trantino.
Il documento, che è stato redatto secondo le più recenti disposizioni e linee guida regionali, con alcune proposte avanzate per salvaguardare una realtà consolidata dell’economia del territorio, prevede la riqualificazione del litorale catanese, in particolare nell’area della Plaia, con un miglior utilizzo della costa nella salvaguardia dell’ambiente e che punti alla valorizzazione turistico–ricreativa, con la destagionalizzazione delle strutture ricettive.
Il Piano stabilisce i criteri di individuazione delle aree del demanio marittimo interessate dalla pianificazione e al suo interno come confermato dal Sindaco Salvo Pogliese “vengono contemperate le esigenze della tutela del patrimonio naturalistico con le legittime richieste di tutte realtà pubbliche e private coinvolte, che sono state ascoltate nella più ampia condivisione degli obiettivi e delle strategie da perseguire, sempre nell’interesse esclusivo della nostra città“.
“Ripensare al rapporto tra la città e il mare” ha continuato il Primo cittadino di Catania “significa provare a recuperare parte del tempo perduto. La straordinaria posizione geografica, la varietà delle nostre coste e la forma del litorale avrebbero dovuto costituire il punto di avvio per scelte politiche improntate a una diversa valorizzazione del demanio marittimo. Nella Catania che immaginiamo negli anni a venire contiamo di assumere un ruolo da protagonista nel turismo balneare, superando quella condizione di marginalizzazione rispetto ad altre realtà caratterizzate da una meticolosa razionalizzazione e organizzazione, realizzando un’offerta finalmente adeguata ai nuovi bisogni dei flussi dei viaggiatori“.
Come ha precisato l’Assessore all’urbanistica Enrico Trantino, “negli anni recenti si è andata consolidando una diversa sensibilità e l’esigenza di stabilire un rapporto osmotico con il mare. La trasformazione del tessuto urbano, la riqualificazione del centro storico, la realizzazione del Water front con uno sviluppo basato sull’esaltazione del rapporto tra città e acqua costituirebbero traguardi mutilati senza un regolamento che restituisca valore al nostro litorale, ergendosi a risorsa e prospettiva di crescita. Il Piano di Utilizzo che viene proposto costituisce una tappa fondamentale della Catania che sarà. La pianificazione è basata su nuovi standard architettonici, e sulla ridefinizione degli spazi pubblici secondo criteri che privilegiano il rispetto dell’ambiente, verde e mobilità sostenibile, ponendoci in linea con i modelli urbanistici adottati in tutte le principali città di mare, italiane e europee. Il mare ha un valore simbolico. Evoca avventure, ma anche migrazioni. Abbiamo oggi il dovere di provare a trattenere i nostri giovani, sempre meno attratti da una città povera di visione. Catania deve ripartire anche da qui. Non per lanciare sfide. Ma per raccogliere quelle che la natura ci ha offerto“./p>