Nei periodi di quarantena la famiglia è stato il nucleo fondamentale, facendo riscoprire a molti il valore d’essere uniti. Questa famiglia ha trovato la loro massima espressione d’unità nel crimine e non è la prima volta. I Carabinieri della Stazione di Palagonia hanno arrestato nella flagranza un’intera famiglia: padre 63, madre 61 e due figli di 29 e 31 anni poiché ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso. L’intero nucleo era già gravato da precedenti penali.
È bastata una breve perquisizione domiciliare agli agenti per comprendere che la famiglia della porta accanto in realtà assomigliava più a una famiglia del furto accanto. L’intero nucleo familiare fruiva d’energia elettrica gratuita utilizzando il classico allaccio abusivo alla pubblica illuminazione, per un danno stimato intorno ai 16.000 euro.
I militari si sono spinti anche nelle adiacenze dell’abitazione in cui era presente un altro immobile risultato, dalle indagini, d’appartenenza della famiglia ma d’utilizzo esclusivo del figlio maggiore. All’interno del locale gli agenti hanno rinvenuto la refurtiva del furto avvenuto il 15 febbraio presso la locale biblioteca comunale: 4 computer, 4 tastiere, 3 mouse e 4 casse acustiche.
Il materiale sottratto illecitamente alla biblioteca è stato restituito al Sindaco di Palagonia Salvatore Astuti mentre il trentunenne è stato denunciato per ricettazione ma gli altri famigliari non volevano essere da meno: l’intera famiglia, al termine delle formalità di rito, è stata relegata agli arresti domiciliari.