La Polizia di Stato su delega della Procura Distrettuale ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania a carico di sei individui che sono stati indagati, a vario titolo, dei reati di lesioni personali aggravate, detenzione abusiva e porto illegale di arma comune da sparo, spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e favoreggiamento personale aggravato.
I sei soggetti coinvolti sono:
1) F. L. (classe 1968), pregiudicato;
2) L. M. A. (classe 1986), pregiudicato;
3) P. G. (classe1982), pregiudicato;
4) M. S. M. (classe 1996), pregiudicato;
5) T. C. (classe 2001);
6) P. R. (classe 2002).
Il provvedimento restrittivo è stato emesso in seguito alle indagini coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ed eseguite dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro la Persona. Le indagini cominciano il 7 agosto 2020 in seguito al ferimento di M. S. M., fratello di M. L. C. già arrestato durante l’operazione “Tricolore”, colpito da un colpo d’arma da fuoco alla gamba destra e dunque costretto a recarsi all’ospedale Garibaldi-Centro.
L’attività investigativa ha riprodotto la sequenza degli avvenimenti scaturiti in via La Marmora, ricadente nel rione “San Berillo Nuovo”. F.L. appartiene al sodalizio criminale dei “Cursoti-Milanesi” ed assieme a L.M.A. hanno teso una trappola a M.S.M. per un debito di droga. Nel tentativo di depistare la Polizia Giudiziaria M. S. M., P. G., T. C. e P. R. hanno riferito false informazioni rendendosi responsabili del reato di favoreggiamento personale aggravato.
T. C. è stato altresì tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Espletate le formalità di rito, F. L. e L. M. A. sono stati condotti in carcere, mentre i restanti indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con apposizione del braccialetto elettronico, a disposizione del Giudice per le indagini preliminari.