Dopo la sesta eruzione parossistica in otto giorni, il vulcano Etna ha ridotto il flusso delle sue ultime colate laviche.
La fontana di lava alta oltre 500 metri che, ieri sera, ha affascianto tutti si arresta oggi nella zona sommitale.
Fino a stanotte infatti, il flusso emergeva dal cratere di Sud-Est con una colonna eruttiva di cenere lavica e lapilli che si espandeva in verticale per diversi chilometri.
Il monitoraggio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania ha rilevato delle colate laviche nel settore di Sud Ovest e nell’area orientale nella zona sommitali, anche se con minore intensità rispetto a quelle dei giorni scorsi. Anche l’attività infrasonica ha subito una brusca diminuzione sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi.
L’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene infatti su livelli medi, mentre la sorgente del tremore è localizzata nell’area del cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2.900 metri sul livello del mare.