Rifiuti: dividere Catania in 3 lotti e portare il sistema porta a porta differenziato in tutta la città

Rifiuti: dividere Catania in 3 lotti e portare il sistema porta a porta differenziato in tutta la città

L’anno scorso il medesimo bando di gara fu ignorato dagli operatori del settore, lasciando immutata l’attuale situazione rifiuti a Catania, in cui il sistema porta a porta differenziato copre solo il 20% e (senza sorprese) solamente nel centro città, ignorando la periferia. Il bando di gara sarà a livello europeo e riguarderà il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati e altri servizi d’igiene pubblica, all’interno dell’ARO (ambito rifiuti ottimale) Città di Catania. Sarà suddiviso in tre macro lotti, con durata settennale, per un totale di 334.022.782 euro (oltre iva), prevedendo il sistema porta a porta differenziato in tutta la città.

Gli atti di gara, oltre che sulla Gazzetta Ufficiale europea, nazionale e regionale, sono pubblicati sul sito web dell’ufficio UREGA, sezione provinciale di Catania. La divisione in tre lotti è stata sollecitata dall’Anac e accettata, dopo un lungo e complesso iter, dal Comune e la SRR. La suddivisione è tesa ad evitare anche l’insuccesso dell’anno precedente, in cui la gara terminò senza vincitori. Il consiglio comunale avrebbe compreso i propri errori, modificando alcuni aspetti del precedente capitolato, prima di procedere alla nuova gara ad evidenza pubblica, con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 4 maggio, procedendo nei giorni successivi all’aggiudicazione, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, nella speranza che ne pervenga almeno una. Se tutto procederà come auspicato, Catania potrebbe passare dal 20% di differenziata in città alla sua totalità, zone periferiche incluse.

Il Sindaco di Catania Salvo Pogliese commenta: «Dopo la grande amarezza di un anno fa della gara andata deserta auspichiamo di metterci alle spalle un sistema di raccolta “porta a porta” solo per il 20% della popolazione, con livelli assolutamente insoddisfacenti di raccolta differenziata, d’inefficienze che non abbiamo mai negato. Abbiamo rimodulato il capitolato d’oneri, mantenendo dritta la barra delle indicazioni dell’Anac e la massima linearità delle procedure. Siamo più che mai consapevoli che nei rifiuti a Catania si debba comunque voltare pagina e avviare una fase completamente nuova, che ci deve allineare ai comuni più efficienti con criteri di massima trasparenza e razionalizzazione dei costi e dell’impiego delle risorse. Obiettivi ora finalmente a portata di mano in un settore delicatissimo come quello dei rifiuti purtroppo ancora attraversato da opacità, nonostante l’azione risoluta di magistratura e forze dell’Ordine».