“L’apertura al pubblico di questa bellissima mostra in un contesto storico di prestigio quale è la casa museo Verga è un segnale importante per la nostra città e per tutto il mondo della cultura e dell’arte nella giornata dedicata ai beni culturali siciliani nel ricordo di Sebastiano Tusa”.
Lo ha detto il sindaco Salvo Pogliese subito dopo il taglio del nastro dell’esposizione “Seta e merletti. Mostra di antichi abiti femminili a casa Verga” organizzata nella casa museo intitolata allo scrittore verista, in via Sant’Anna 8, dalla direttrice Gioconda Lamagna, responsabile del Parco archeologico paesaggistico di Catania. Presenti la sovrintendente ai Beni culturali Donatella Aprile, i funzionari dell’unità operativa che ha lavorato all’evento, l’attrice Maribella Piana, la stilista Mariella Gennarino.
L’esposizione propone sino al 2 giugno una collezione di sei abiti femminili ottocenteschi, di pregevole fattura, appartenuti alla baronessa Isabella Delfa Zuccaro di Cuticchi di Agira e sopravvissuti alla dispersione grazie all’attenzione al patrimonio di famiglia di Mariateresa Ciancio Zuccaro. La collezione è stata donata nel 2009 dagli eredi, Maribella e Matilde Piana, a Casa Verga, poi transitata al patrimonio del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della valle dell’Aci.
“Ringrazio – ha continuato il sindaco Pogliese – l’assessore regionale Alberto Samonà, la sovrintendete Aprile, la direttrice Lamagna per il grande lavoro a favore della valorizzazione del patrimonio culturale siciliano e per le sinergie messe in campo, fondamentali nel portare avanti anche con l’amministrazione comunale progetti importanti nell’interesse della città e di un settore, quello dei beni culturali, che può diventare volano di sviluppo e crescita. E’ in quest’ottica che abbiamo attuato la pedonalizzazione della via Sant’Anna, che ospita la casa museo Giovanni Verga – il prossimo anno ricorrerà il centenario della morte dello scrittore – ma anche iniziative come l’illuminazione della Cattedrale, della Chiesa San Nicolò l’Arena, del Castello Ursino, o il progetto di esternalizzazione di alcuni servizi museali che farà di Catania una città con elevati standard di qualità nella fruizione dei siti culturali”.