Il Governo ha innalzato a simbolo Bergamo e la tristemente nota scena dei mezzi militari in fila, con all’interno le numerose bare pronte ad andare altrove poiché troppe per la città, superando di gran lunga gli spazi cimiteriali. Oggi è la Giornata in memoria delle vittime del Coronavirus e anche il Comune di Catania partecipa: bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio a Palazzo degli Elefanti.
È stato un modo per commemorare ed onorare la prima “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus”, istituita con la legge approvata ieri, in via definitiva, al Senato. È stato un omaggio eseguito allo stesso modo in tutt’Italia e anche il Sindaco di Catania Salvo Pogliese si è unito idealmente ai rappresentanti delle istituzioni di tutta Italia nel ricordo delle oltre 100.000 vittime dovute al Covid, tra le quali 4.383 sono state quelle siciliane.
Assieme al primo cittadino per l’occasione vi era Pietro Furnari, l’ingegnere quarantasettenne sopravvissuto alla malattia dopo un drammatico periodo di ricovero nell’ospedale Garibaldi. Il Sindaco Pogliese ha detto: «Abbiamo vissuto un anno surreale che nessuno di noi avrebbe mai immaginato di vivere. Mi auguro che quest’incubo possa finire nel più breve tempo possibile, come è ormai parte del passato per l’ingegnere Furnari, che ringrazio per la sua testimonianza. Spero che la nostra comunità possa rinascere più forte di prima, la storia ci insegna che Catania è sempre risorta dopo calamità ed eventi disastrosi che l’hanno duramente segnata ma che allo stesso tempo hanno determinato nel suo straordinario popolo maggiore coesione, forza, spirito di solidarietà e capacità di resilienza e di rinascita».