Per riqualificare l’ex scuola Padre Santo di Guardo nel quartiere di San Giovanni Galermo occorre una politica di interventi accorta e un progetto di sviluppo che non può prescindere dai fondi europei. Una nuova progettualità che possa sottrarre l’impianto di via Belvedere alla microcriminalità e restituirlo definitivamente ai cittadini.
“Io personalmente ho raccolto più volte le segnalazioni di centinaia di sangiovannesi che chiedono di risanare questa enorme ferita fatta di vandalismo e distruzione– afferma il presidente del IV municipio Erio Buceti- all’interno dell’edificio hanno portato via porte e infissi senza considerare le scritte sui muri. La conseguenza inevitabile è che l’immobile resta vittima di un sistematico attacco da parte di delinquenti senza scrupoli”.
Chiusa la scuola nel 2009 la struttura di via Belvedere doveva diventare la sede di un commissariato di polizia. Accantonato il progetto, oggi associazioni e comitati cittadini provano a indicare la strada e mettere così in guarda la città dai rischi di continuare ancora ad abbandonare l’edificio al suo destino.
“Con la collaborazione delle parrocchie e dei comitati locali che svolgono un ruolo di cittadinanza attiva– continua Buceti- intendo avviare quel circolo virtuoso e sinergico che possa finalmente riaprire la struttura e consegnarla ai suoi legittimi proprietari, ovvero i sangiovannesi. Per fare questo, dato l’enorme costo da sostenere, servono i fondi europei. Risorse da investire immediatamente con lavori di messa in sicurezza, protezione e ristrutturazione del sito. Da qui, non appena sarà finita l’emergenza Covid, valutare le proposte di convertire l’intero complesso in un centro per anziani, in una struttura per i bambini oppure in una sede distaccata di alcuni uffici comunali”.