I Carabinieri hanno arrestato il quarantasettenne catanese Agatino Cristaudo, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica etnea. L’uomo potrebbe avere più di uno scheletro nell’armadio ma gli agenti risalgono ad almeno due.
Cristaudo è stato coinvolto nell’operazione Carthago, effettuata dal Nucleo Investigativo di questo Comando Provinciale, assieme ai fratelli Salvatore (attualmente collaboratore di giustizia) e Martino (affiliato al gruppo dei Nizza di Librino). Durante la latitanza di Andrea Nizza, l’uomo coadiuvava il fratello Martino nella gestione del traffico delle sostanze stupefacenti, mantenendo i contatti con la criminalità organizzata calabrese, curando in particolare la parte economica.
Un primo arresto per il trafficante, insieme al fratello Salvatore, giunse il 26 maggio 2015, sempre dai militari del Nucleo Investigativo, in esecuzione di un fermo emesso dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania in ordine al reato di soppressione di cadavere in relazione all’omicidio di Giuseppe Antonino Rizzotto. L’arrestato, che dovrà scontare una condanna equivalente a 12 anni, un mese e 7 giorni di reclusione, comminatagli dai giudici per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, è stato rinchiuso nel carcere di Messina Gazzi.