Non vincerà il premio come cittadina modello ma potrebbe ambire, malamente, a quello di madre dell’anno, sicuramente rafforza un retaggio culturale fortunatamente sempre meno radicato nelle nuove generazioni. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia hanno arrestato una quarantunenne del posto, ritenuta responsabile di violenza a pubblico ufficiale, nonché denunciato il figlio sedicenne di quest’ultima per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale.
I militari erano impegnati in un servizio perlustrativo nel centro storico di Palagonia, in via Mala, quando hanno visto sfrecciare un giovane a bordo di uno scooter elettrico. Gli agenti hanno imposto l’Alt ma il minorenne ha ben pensato di non fermarsi senz’apparente ragione, anche se in realtà stava attuato il proprio “piano di emergenza”. Il sedicenne si è fatto inseguire sino a sotto la sua abitazione per farsi bloccare dai militari ma non senza dare un indecoroso spettacolo al quale tra trambusto, grida e minacce, ha assistito dal balcone anche la madre che è scesa di gran corsa.
Gli agenti, abituati al peggio, auspicavano che la donna stesse arrivando in “soccorso” dei militari, insegnando un po’ di rispetto ed educazione al figlio, soprattutto verso le forze dell’Ordine. Senza troppe sorprese la madre ha cominciato a strattonare uno dei militari in maniera così violenta da richiedere l’aiuto del collega. Dopo averla calmata, la madre è stata portata in caserma in stato d’arresto mentre il figlio, cui piano è fallito, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Catania.