Sono stati ribattezzati dai catanesi liotrini e spopolano soprattutto nei social network attraverso la miriade di selfie di cui gli elefanti, sparsi in città, sono protagonisti. Ad un anno e mezzo dall’ultima donazione privata al Comune di Catania, giunge un nuovo “Liotru d’autore”, vitalizzato dai colori dall’artista Ligama.
I liotrini sono stati un tocco estetico davvero apprezzato dai catanesi e nemmeno i soliti incivili sono riusciti a distruggerli tuttora, anche se molti ci hanno provato salendo sopra l’elefante o facendo giocare i più piccoli sotto, sopra e intorno all’opera artistica. Il “Liotru d’autore by gloTM” è ormai un consolidato omaggio che la BAT Italia ha donato circa un anno fa. Quest’ultimo elefante è la quinta opera, animata sempre dall’artista Ligama.
La location scelta per il posizionamento del quinto elefante è piazza Nettuno: punto sicuramente ideale a livello teorico ma che già da questo weekend dovrà confrontarsi con la praticità della confusione catanese in quella zona, il viavai ma soprattutto i possibili danneggiamenti. I liotrini hanno toccato sicuramente le corde giuste, facendosi apprezzare dalla quasi la totalità di cittadini e turisti.
Il liotru d’autore, come i precedenti, è realizzato in vetroresina e decorati sia da Ligama che da alcuni talenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania. L’elefante nel lungomare catanese è il quinto dopo quelli dislocati in piazza Università, piazza Europa, rotonda di Ognina ed ingresso Sud della città, nei pressi degli archi della Marina.
Ligama è ben conosciuto in città per il suo talento nel trasformare ruderi in tele dal tratto inconfondibile ma il trasformare la “tela” bianca degli elefanti, dandoli vita con i colori, ha reso l’artista conosciuto anche al di fuori. Al termine dell’ultima “fatica” artistica Ligama ha dichiarato: «Per questa nuova installazione ho pensato di rompere gli schemi formali, d’eliminare i confini delle forme come se queste esistenze uniche si sprigionassero nell’aria fino a formare un unico velo che avvolge il liotru. Il ciclo pittorico Gradients intende essere una metafora della condivisione e del movimento, dello scambio e del flusso di nuove energie. Una speranza per un futuro senza più distanze».