Il personale della Squadra Mobile (Squadra Catturandi) ha proceduto alla cattura del cittadino russo G. N. “Nikita” (classe 1991), destinatario dell’Ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 21 luglio dalla Procura della Repubblica. Dal Tribunale Ordinario di Catania giunge la condanna definitiva: l’omicida dovrà espiare 4 anni, 9 mesi e 9 giorni poiché riconosciuto colpevole d’omicidio preterintenzionale e lesioni personali.
L’omicidio risale al 12 giugno 2017, quando G. N. si rese responsabile di una violenta aggressione nei confronti di un tassista abusivo acese di 61 anni, deceduto poco dopo all’Ospedale d’Acireale a causa di un arresto cardiocircolatorio. Gli investigatori hanno ricostruito la dinamica dei fatti attraverso un’intensa attività di riscontro, coordinata dalla Procura delle Repubblica di Catania, avviata a seguito del decesso della vittima.
La futile motivazione dell’aggressione riguarderebbe il presunto furto del portafoglio della compagna dell’omicida. Alle accuse di G.N., il tassista abusivo avrebbe negato d’aver eseguito il furto e dunque n’è scaturita la violenta reazione del russo, il quale ha aggredito verbalmente e poi fisicamente la vittima per riottenere la “refurtiva”.Il sessantunenne è caduto sotto i violenti e ripetuti colpi, tra calci e pugni, che non sono terminati neanche quando il tassista abusivo era già da tempo a terra ed inerme.
L’entità del crimine e la violenta aggressione, che ha condotto alla morte dell’acese, sono state riprese dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza in loco, attraverso le quali è stato possibile comprendere le fasi concitate dell’aggressione ed infine rintracciare G.N. sottoponendolo a Fermo d’indiziato di delitto per omicidio.