Il mondo televisivo piange la prematura scomparsa dell’attore e doppiatore Nino D’Agata. Il poliedrico catanese si è affermato a livello nazionale ma non solo riuscendo anche a lavorare in produzioni estere come i Simpson ed Iron Man. Oltre la TV, suo punto di riferimento, D’Agata ha lavorato anche al cinema, diretto persino da Sorrentino e Muccino.
Molti di voi ricorderanno l’attore catanese per il ruolo del generale Rosi in “R.I.S. – Delitti imperfetti” o dell’agente Agostino Catalano nel TV movie “Palo Borsellino”. La natura artistica di Nino D’Agata l’ha spinto oltre la tv e l’attorialità, trovando un fertile terreno anche nel doppiaggio: tra gli altri, la sua voce è stata prestata per i personaggi di Timothy Lovejoy de “I Simpson” e Paul Bettany di “Iron Man”.
Il suo amore e gran parte del lavoro dell’artista catanese sono racchiusi nel piccolo schermo. Il mondo televisivo piange in particolare la prematura scomparsa dell’attore. Nino D’Agata è nato a Catania l’8 ottobre 1955. L’esordio attoriale giunge sul grande schermo nel 1993, impersonando Totuccio Contorno in “Giovanni Falcone” di Giuseppe Ferrara.
Dagli esordi alla triste scomparsa, Nino D’Agata ha avuto una carriera piena, sia cinematografica che televisiva, partecipando anche a fortunate produzioni come “Don Matteo”, “Distretto di polizia” e “Il giovane Montalbano”. Tra i lavori al cinema, il catanese è stato diretto da: Paolo Sorrentino ne “Le conseguenze dell’amore”, Gabriele Muccino ne “L’ultimo bacio”, Emanuele Crialese in “Nuovomondo” e Michele Soavi nelle fiction “Ultima pallottola”, “Francesco” e “Il testimone”.