Saranno ben 55 i Comuni interessati dalle nuove strette inserite nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Gli immunizzati sono al di sotto del 60%. Le nuove restrizioni sono imposte per tentare di raggiungere il corretto target d’immunizzati. Oggi in Sicilia 1.350 nuovi casi, 6 morti.
Nella giornata di ieri l’assessore della Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza aveva già anticipato il provvedimento di contenimento, che scatterà nella giornata di domani. I Comuni scelti e i relativi interventi sono stati adottati seguendo la scia dei casi positivi e del numero di vaccinati. La scelta della Regione Siciliana per fare fronte all’emergenza pandemica dovuta al Covid-19 in Sicilia ha scelto di procedere con alcune restrizioni e il ritorno alle zone “colorate”, quest’ultime sia dal numero di persone positive sia da quelle vaccinate.
L’assessore Razza ha dichiarato: «Il trend di crescita dei casi di soggetti positivi impone, come preannunciato, un provvedimento di contenimento che decorrerà dal 23 agosto. Il tema è il necessario rallentamento dell’epidemia dove i casi sono crescenti per contagiosità. L’impatto sulla struttura ospedaliera con un solo incremento di posti occupati in terapia intensiva, non può essere da solo valutato positivamente. È lecito attendersi ancora una crescita di contagi perché raccoglieremo nei prossimi giorni gli effetti del ferragosto. Nessuno può pensare che si mettano a rischio le persone e le attività economiche. Le zone più a rischio sono quelle con minori vaccinazioni, quindi è là che si deve tempestivamente intervenire».
Così nella giornata odierna, il presidente Musumeci ha firmato l’ordinanza che coinvolgerà 55 Comuni, con una bassa percentuale di vaccinati e con un’incidenza di contagi nei sette giorni (13-19 agosto) superiore a 150 casi per 100.000 abitanti. L’ordinanza prevede un tavolo permanente tra Asp e sindaci per raggiungere i target d’immunizzati, l’utilizzo di mascherine anche all’aperto e misure di contenimento per gli eventi privati (tampone nelle 48 ore antecedenti).
I comuni di Barrafranca e Niscemi, su proposta delle Asp, subiscono la zona arancione. I 55 Comuni interessati dal provvedimento sono:
Agrigentini: Licata, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa
Nisseni: Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi (zona arancione), Riesi.
Catanesi: Aci Castello, Castel di Iudica, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Gravina di Catania, Mascalucia, Mazzarrone, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande
Ennesi: Barrafranca (zona arancione), Piazza Armerina, Pietraperzia
Messinesi: Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena
Palermitani: Capaci, Cinisi, Terrasini
Ragusani: Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Vittoria
Siracusani: Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino
Trapanese: Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Pantelleria.
Ad oggi, sono 1.350 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 11.215 tamponi processati. L’incidenza sale al 12%, contro l’8,4% di ieri. La Sicilia permane al primo posto per nuovo numero di contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 23.460 con un aumento di 831. I guariti sono 513. I ricoverati sono 788, 37 in più rispetto a ieri, mentre in terapia intensiva rimangono 84 i ricoverati. I contagi per singole province sono: Palermo 274, Catania 297, Messina 170, Siracusa 127, Ragusa 161, Trapani 103, Caltanissetta 86, Agrigento 86, Enna 46.