Caccia, il Tar Catania torna indietro e applica nuove disposizioni

Caccia

Si riapre il fascicolo sulla caccia, dopo che il Tar Catania ha emesso un nuovo pronunciamento sulla pre-apertura della stagione venatoria in Sicilia.

Come rendono noto le associazioni ambientaliste e animaliste presenti sul territorio, infatti “dopo il primo decreto cautelare emesso lo scorso 1 settembre, ieri il presidente del Tar Catania, con decreto n. 503/2021, ha nuovamente sospeso il decreto assessoriale che, in violazione del precedente pronunciamento del medesimo Tribunale amministrativo, aveva riaperto la caccia”.

Il Tar Catania ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni WWF Italia, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection ed Enpa, che sono rappresentate dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice.

A sostegno delle associazioni, i legali fanno sapere che “all’indomani della sospensiva del Tar, l’assessore regionale all’agricoltura, Toni Scilla invece di dare esecuzione alla decisione del giudice amministrativo, aveva emanato un nuovo decreto fotocopia di quello appena bocciato, con l’evidente e sfacciato scopo di eludere la sospensiva del Tar e consentire la prosecuzione della caccia, anche in periodi e con modalità palesemente contrastanti con il parere scientifico di Ispra, che suggeriva maggiore tutela per le popolazioni faunistiche stanziali e migratorie, già decimate dagli incendi”.

Cionostante, dal 13 settembre la stagione venatoria in Sicilia si ferma nuovamente fino al prossimo 2 ottobre, data in cui come stabilito dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale i cacciatori di tutta Italia potranno riprendere la caccia.