Il nome dà sicuramente un’idea di libertà e deflusso ma al contempo richiede una sinergia e un’accuratezza tecnologica che potrebbero non essere nelle corde dei due attuatori: Comune di Catania e Amts. Il piano già avviato prevede l’allargamento dell’onda verde ad altre arterie fondamentali per la viabilità nel capoluogo etneo.
Attualmente la cosiddetta onda verde sui semafori è attiva dal Viale Vittorio Veneto al Corso Italiana e sino al Viale Ionio. L’intento del piano è snellire e fluidificare il traffico catanese, soprattutto nelle ore di punta. Per far ciò sarà necessario installare nuove centraline “intelligenti” e sincronizzare gli impianti semaforici.
Come funziona l’onda verde? Teoricamente la sincronizzazione del semaforo verde lungo diversi incroci per un breve lasso di tempo dovrebbe permettere agli automobilisti di percorrere tutte le arterie cittadine maggiormente trafficate senza mai vedere la luce rossa del semaforo. Comune e Amts hanno in programma d’estendere l’esperimento anche ad altri incroci della viabilità cittadina ma prendendo in considerazione automobilisti e autobus.
L’amministratore unico Amts Giuseppe Bellavia ha dichiarato: «La sperimentazione si colloca nel più ampio piano di mobilità integrata e sostenibile voluto dal Comune di Catania, in persona del sindaco Salvo Pogliese e dell’assessore alla mobilità Pippo Arcidiacono, e che è stata delegata nell’attuazione all’AMTS, quale interlocutore unico per la pianificazione della mobilità urbana, in tutte le sue forme. Ricordo che AMTS ha anche il compito di gestire tutta la manutenzione dei semafori in città e che la stessa è garantita dai ricavi dei pagamenti delle strisce blu, utilizzati in parte proprio per il buon funzionamento della segnaletica luminosa. Ciò significa spese interamente a carico dell’Azienda, senza che gravino sulle finanze del Comune. Il tutto per garantire sempre al meglio la massima sicurezza dei cittadini, siano essi pedoni, automobilisti o ciclisti, mentre non ci stancheremo mai di invitare la cittadinanza ad utilizzare sempre di più i mezzi pubblici».