Quest’oggi si celebra la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della Strada”: un momento di ricordo e riflessione che viene dedicato ogni anno, la terza domenica di novembre, alle vittime d’incidenti stradali ed ai loro familiari, proclamato per la prima volta dall’Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite) nel 2005. La giornata omonima nazionale è stata istituita dalla legge 29 dicembre 2017, n.227.
La sicurezza stradale è una delle maggiori criticità che i Paesi Europei devono affrontare: l’impegno generale tra istituzioni ed operatori è quello di azzerare il numero delle vittime della strada entro il 2050 e si auspica di ridurre del 50% il numero sia delle vittime che deli feriti gravi entro il 2030.
In questa chiave è fondamentale l’operato della Polizia di Stato. Lo sforzo giornaliero della Polizia Stradale per contenere il numero dei sinistri mortali si esprime nelle oltre 397.000 pattuglie schierate sul territorio dall’inizio dell’anno, che hanno permesso di accertare più di 1.500.000 di infrazioni, di ritirare 21.255 patenti di guida, con 2.477.333 punti decurtati.
Le forze dell’Ordine non possono essere presenti contemporaneamente in ogni arteria stradale ma la loro presenza rimane tangibile nel Territorio, come per esempio nei periodi in cui si opera alla Tangenziale di Catania per i cosiddetti “furbetti” della corsia d’emergenza.
Purtroppo la maggior parte degli incidenti stradali sono causati dai comportamenti sbagliati dei conducenti e dal mancato rispetto del codice della strada. È quindi una questione di responsabilità individuale, poiché i soli controlli di polizia non possono eliminare il rischio d’incidenti per la poca attenzione o cattiva condotta degli automobilisti.
Il fatto che la Polizia non sia perennemente presente nella tangenziale, per esempio, non dev’essere vista come un’occasione di passare dalla corsia d’emergenza o adottare una guida spericolata. Le forze dell’Ordine hanno come obiettivo quello di sensibilizzare gli automobilisti sui rischi derivanti da comportamenti errati alla guida, anche attraverso campagne di prevenzione ed informazione sulla sicurezza stradale (oltre che le sanzioni).
Un occhio particolare va dato ai futuri automobilisti: i giovani. I futuri conducenti del domani possono essere sensibilizzati attraverso la diffusione nelle scuole della cultura della legalità, della prevenzione e la promozione dei corretti stili di vita, favorendo la partecipazione di insegnanti, studenti e genitori alle attività organizzate, consolidando il rapporto di cooperazione in tema di sicurezza della mobilità, di riduzione dell’incidentalità, di prevenzione e promozione di comportamenti più responsabili.