Tre escursionisti a quota 2.900 sul versante nord dell’Etna si sono trovati in difficoltà ma i soccorsi hanno evitato il peggio. Allertati dalla Centrale Operativa del 118, su richiesta dei Vigili del Fuoco, due squadre della Stazione Etna Nord del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e due squadre del SAGF di Nicolosi del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, intorno alle ore 14 sono intervenute per il recupero di tre giovani escursionisti, bloccati a quota 2900 m slm, sul versante nord dell’Etna.
Gli escursionisti erano partiti dal piazzale di Monte Conca alla base degli impianti di Piano Provenzana ed erano diretti verso la zona dell’Osservatorio di Pizzi Deneri, ma il terreno innevato e le basse temperature hanno messo i tre in difficoltà.
I tecnici del SASS insieme ai militari del SAGF hanno raggiunto quota 2.500 con i mezzi fuoristrada per poi proseguire a piedi fino ad individuare gli escursionisti, rifugiatisi all’interno dei locali dell’Osservatorio con una squadra dei Vigili del Fuoco, che aveva già raggiunto i giovani essendo in esercitazione in una zona vicina.
Al contempo da Maristaeli si è alzato in volo l’elicottero EH101 della Marina Militare ma costretto al rientro per la scarsa visibilità. Sopraggiunto il buio, i soccorritori, valutate le condizioni dei tre ragazzi e il meteo hanno ritenuto opportuno fare intervenire un battipista, messo a disposizione dai VVF, che ha proceduto a condurre a valle in sicurezza i tre malcapitati. I tecnici del SASS insieme ai militari del SAGF, hanno iniziato la discesa a piedi lungo la pista innevata verso Piano Provenzana.