La zona industriale è la metafora di Catania: estremo potenziale, che attira la curiosità di molti (basti pensare ad Intel) ma che continua ad essere trascurata e dunque permane in uno stato di “futuro potenziale” mai espresso ma solo auspicato.
Fortunatamente per la Città di Catania, ad aiutare i cittadini e le zone in difficoltà subentra l’aiuto europeo, statale o regionale mentre il comunale rimane un assente ingiustificato. Sul sito dell’Urega e del comune di Catania è stato pubblicato il bando di gara per individuare con evidenza pubblica il contraente che dovrà realizzare i lavori, attesi da decenni dagli operatori del sito produttivo etneo.
La base d’asta dell’appalto integrato è di 8,62 milioni di euro, a cui vanno aggiunte altre somme per la progettazione esecutiva e per l’iva per un ammontare complessivo di 10 milioni di euro. I fondi comunitari fanno parte del Patto per la Sicilia, dunque trasferiti dalla Regione al Comune, per finanziare i programmi di riqualificazione. L’intento è donare per la prima volta alla zona industriale una viabilità che tale si può definire.
Nello specifico si provvederà al rifacimento della pavimentazione di strade e marciapiedi e un adeguamento dello spazio pubblico ai nuovi di criteri di sicurezza nelle contrade Giancata, Passo Martino e Torrazze. Nel capitolato di gara coi progetti da realizzare è previsto che venga riqualificato, per quasi venti chilometri, l’assetto di una quindicina di assi viari ad alta densità di insediamenti industriali, secondo un criterio che distingue due programmi di intervento, secondo le necessità rilevate nelle principali tre grandi aree, i cosiddetti “Blocchi”, Giancata, Passo Martino e Torrazze, in cui è suddivisa la zona industriale.