Il personale del Commissariato Librino ha eseguito controlli volti a contrastare l’illegalità diffusa nel quartiere con particolare riferimento al dilagante fenomeno dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti tipo crack, droga che crea un grave danno alla salute e molteplici problemi ai familiari degli assuntori, divenendo vittime soprattutto economiche.
In via dei Sanguinelli un soggetto pluripregiudicato ha occupato abusivamente un immobile sottoposto a custodia giudiziaria destinandolo a ritrovo di pluripregiudicati e luogo di traffici illegali. Durante un intervento, un soggetto pregiudicato, alla vista dei poliziotti, si è barricato dentro l’immobile al fine di impedire la perquisizione domiciliare opponendo, con la sua condotta, resistenza a pubblico ufficiale.
In un’altra circostanza la Polizia è riuscita ad entrare ed eseguire la perquisizione, rinvenendo residui di sostanza stupefacente (la restante gettata nel water) e 270 munizioni di vario calibro, il tutto sequestrato penalmente. Il pregiudicato ha dichiarato di essere affetto da covid-19, affermando però di aver fatto autonomamente il tampone rapido con esito positivo senza farlo certificare dal medico, al fine di evitare il provvedimento dell’isolamento fiduciario.
Per i fatti sopracitati, il pregiudicato è stato indagato per vari reati tra cui resistenza a pubblico ufficiale, detenzione illegale di munizioni e occupazione abusiva di beni sottoposti a sequestro giudiziario: al riguardo, anche il custode giudiziario ha presentato la querela.
Nella stessa via e nello stesso immobile, l’azione della Polizia di Stato ha consentito di trarre in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti (crack), resistenza e lesioni a p.u. un soggetto che, al momento del controllo da parte dei poliziotti, si è opposto e, anche in questo caso, ha provato a barricarsi in casa senza però riuscirci. Sono stati contestati anche diversi art. 75 del D. P.R. 309/90 nei confronti degli assuntori di crack: tra questi, un pluripregiudicato è stato anche indagato in stato di libertà per i reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, in quanto, durante le operazioni, tentava di fuggire opponendo resistenza fisica contro gli operatori. Infine un altro assuntore è stato indagato in stato di libertà per il reato di porto d’armi ed oggetti atti ad offendere (art. 4 legge 110 del 1975), essendo in possesso di un coltello.
L’azione di contrasto è stata estesa anche all’interno del Villaggio Campo di mare, in cui un pregiudicato, con precedenti in materia di spaccio di sostanze stupefacenti, al fine d’impedire ai poliziotti di accedere dentro l’abitazione per eseguire la perquisizione, si è barricato in casa e, per tale motivo, è stato indagato per resistenza a pubblico ufficiale. Nel medesimo contesto, il padre del pregiudicato, un pluripregiudicato di 49 anni, è stato arrestato per i reati di resistenza, oltraggio, lesioni, violenza a pubblico ufficiale e abbandono di minori, ciò per avere aggredito i poliziotti.