L’arazzo di Raffaello “Ananias et Saphira”, della collezione Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, approda a Catania, al Castello Ursino. L’inaugurazione è avvenuta quest’oggi alle ore 11, alla presenza dell’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella.
A intervenire per l’inaugurazione sono stati la direttrice del museo regionale di Palazzo Abatellis, Evelina De Castro, il direttore della settimana delle culture Salvo Viola, l’architetto Giacomo Fanale, presidente del rotary Palermo est, nonché curatore della mostra, un rappresentante del collezionista Ruggi D’Aragona, la dottoressa Cesira Palmeri, il coordinatore del rotary Catania Ovest, Filippo Pappalardo.
L’evento è frutto della collaborazione fra il Rotary Catania Ovest e il Rotary Club Palermo Est, in sinergia con il Comune di Catania e il suo Museo Civico. L’opera proviene da una serie di arazzi, volti a completare il messaggio teologico e visivo della Sistina, realizzati presso le botteghe fiamminghe dal cardinale umanista e grande mecenate delle committenze papali Luigi d’Aragona, il cui nome è legato alla famiglia che ha fatto di Catania la capitale della Sicilia e del Castello Ursino la sede regale.
L’assessore alla Cultura Barbara Mirabella ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di ospitare grazie ad una preziosa collaborazione tra reti museali e sponsor la seconda tappa del tour del grande arazzo ‘Ananias e Saphira’ nato dal cartone di Raffaello e parte della collezione privata di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, il manufatto delicato e perfetto si mostrerà ai tantissimi turisti che sono tornati a visitare la nostra rete museale».
A corredo dell’opera, una incisione del francese Nicolas Dorigny (1658-1746) realizzata su incarico della regina Anna d’Inghilterra ad acquaforte e bulino (1711) per celebrare la collocazione dei cartoni, acquistati da mercanti genovesi, ad Hampton Court.
Il grande arazzo, già esposto nel Palazzo Abatellis a Palermo lo scorso autunno, sarà in mostra nella Sala delle torture del Castello Ursino di Catania sino al 17 aprile, visitabile acquistando il biglietto del Castello senza alcuna maggiorazione.