Giardino Bellini, ‘a Villa ‘e papiri dei Catanesi
Passeggiando per Catania è sempre bello insinuarsi tra i suoi numerosi vicoli e le vie principali per ammirare gli antichi monumenti, respirare la quotidianità dei luoghi popolari e inebriarsi del verde che ancora oggi sopravvive nelle sue preziose ville cittadine.
Tra i più antichi polmoni verdi di Catania, domina ‘a Villa più amata e frequentata da tutti i catanesi: il Giardino Bellini, un luogo immerso tra natura e cultura, che ancora oggi sa ben narrare la storia di Catania. Ma in che modo la racconta? Attraverso i suoi viali, i suoi posti nascosti e tutto ciò che è possibile scoprire passeggiando al suo interno. Situata nel centro storico di Catania, ‘a Villa è l’area relax più amata dai catanesi che trovano sempre l’occasione giusta per perdersi tra i meandri dei suoi 70.942 mq e per lasciarsi travolgere dalla sua bellezza.
Le origini della Villa Bellini risalgono al ‘700, quando il Principe di Biscari Ignazio Paternò Castello la fece costruire, per poi venderla al Comune di Catania nel 1854: fu allora che l’Amministrazione comunale autorizzò i lavori di trasformazione del giardino in parco pubblico, affidandoli alla supervisione dall’architetto Ignazio Landolina. Solo nel 1880 venne inaugurato il famoso Viale degli uomini illustri, mentre nel 1932 si procedette con l’inaugurazione dell’ingresso monumentale che da su via Etnea. Nel tempo poi, ‘a villa si è arricchita dei suoi magnifici disegni floreali e delle iscrizioni che accompagnano l’orologio e il calendario posti sulla collinetta centrale proprio vicino alla vasca, dove un tempo vivevano e nuotavano serenamente alcuni cigni bianchi.
Un ricordo che i catanesi più veterani conservano con piacere, ripensando anche agli altri animali, quali uccelli esotici, scimmie, elefanti, che negli anni ’60 vivevano indisturbate all’interno del Giardino Bellini. Un ricordo però che resta solo nella mente di chi ha vissuto quegli anni e che assiste oggi allo stato di degrado in cui riversa ‘a villa di Catania.
Abituati però ai suoi continui cambi di stile e d’abito, come quello che ha interessato la Villa Bellini nel 2010, i catanesi non hanno mai smesso di apprezzare la loro villa principale; ma anzi hanno sempre atteso con ansia che, finiti i lavori, riaprisse i suoi cancelli alla cittadinanza, desiderosa di ripercorrere i corridoi di questo magnifico “Labirinto”, ricco di preziose meraviglie che tutti devono assolutamente vedere e conoscere: scopri quali continuando a leggere!
Villa Bellini Catania: le 6 Cose da Vedere Assolutamente
Il Giardino Bellini ha sempre affascinato catanesi e turisti per la maestosità e la sua aurea fiabesca: entrando al suo interno infatti sembra quasi di essere catapultati in una dimensione onirica, dov’è possibile ammirare elementi naturali e architettonici che vale la pena vedere e ammirare. E ‘a Villa ne ha tante: ecco le più interessanti!
Il viale degli uomini illustri è una delle parti più antiche del Giardino Bellini, risalente al 1875, posto ad ovest della villa e dedicato alla celebrazione delle grandi figure della città di quell’epoca: immerse nel verde, sulle loro colonne si ergono i busti del coraggioso Giuseppe Mazzini; del primo legislatore catanese Caronda; di importanti scrittori veristi quali Giovanni Verga, Federico De Roberto e Luigi Capuana; dei compositori Francesco Paolo Frontini, Francesco Pastura e Gaetano Emanuel Calì; del grande Nino Martoglio; dei poeti Mario Rapisardi e Stesicoro; degli abili attori catanesi Giovanni Grasso e Angelo Musco; e poi anche quelli di Antonio De Branca e del pittore Michele Rapisardi. Seppur collocati in altre parti della Villa, a questi nomi vanno aggiunti quelli di Angelo Majorana, di Antonino di Sangiuliano e dello stesso compositore catanese Vincenzo Bellini a cui è dedicato l’intero Giardino.
Un’altra bellezza da dover vedere assolutamente è il “Chiosco dei concerti” in ferro battuto, posto sulla collinetta a sud già nel 1879 per ospitare i concerti e gli eventi di musica classica, che si tennero fino al 1958. Anticamente, sulla collinetta a nord, detta “del Salvatore”, si trovata anche il Chiosco cinese in legno, un padiglione donato dall’imperatore orientale che conteneva una ricca biblioteca, visitabile fino al 2001, quando un terribile incendio ha devastato l’intero chiosco, mai più ricostruito.
Parti integranti della Villa Bellini sono i suoi ingressi di via Santa Maddalena, di Piazza Roma e l’ingresso monumentale di via Etnea, forse il più famoso e imponenete con la sua ampia scalinata che conduce in vetta alla collina e che, da anni ormai, ospita ai suoi lati giovani e meno giovani che amano sedersi vicino alle aiuole laterali e godere dei raggi di sole che illuminano i suoi scalini.
Chi passeggia per i viali della Villa Bellini di Catania e si lascia travolgere dalla bellezza della natura, potrà ammirare poi le 106 specie di alberi e perdersi tra palme, cipressi, platani e altre ancora più rare, tra le quali bisogna assolutamente vedere il Ficus macrophylla, il più antico e più grande della Sicilia insieme a quello di Palermo . Posto vicino al viale degli uomini illustri, il Ficus ha una struttura monumentale che lo rende un’importante risorsa di ossigeno per la città. Con la sua circonferenza di 14,60 metri e la sua altezza di 30 metri, accanto alle altre piante, l’imponente albero sovrasta l’intera zona sottostante, proteggendo dalla pioggia e dai raggi del sole quanti sostano nelle panchine poste sotto o passeggiano per i viali circostanti.
Gli amanti del verde (e non solo!) non possono perdersi poi il caratteristico calendario formato da piantine posizionate ad hoc che indicano quotidianamente il giorno, il mese e l’anno esatti: questa particolare disposizione più “green” è stata scelta anche per l’Orologio botanico, posto dietro la vasca della fontana principale, il cui quadrante è costituito da piantine che indicano l’ora esatta.
Ma prosegui la lettura e scopri alcuni…
Ricordi Villa Bellini di Catania da Portare con Se
In realtà, di cose interessanti il Giardino Bellini ne possiede tante! Colonne, ampi spazi, specie rare di uccelli che prederiscono fare il nido tra le foglie degli alberi e tanta, ma tanta gente che passeggia tra i viali. Ogni particolare del Giardino Bellini è talmente affascinante da impressionare tutti quelli che almeno una volta hanno varcato la soglia dei suoi cancelli. Per i catanesi infatti è quasi scontato vedersi e darsi appuntamento ‘a Villa e proseguire le loro commissioni o le loro passeggiate partendo da lì. Così come è del tutto naturale per le giovani coppiette che marinano la scuola o escono con gli amici nascondersi tra i sentieri della loro villa per strapparsi i primi e ingenui bacetti e trovare un momento di pace per dichiararsi il loro amore.
Nonostante il suo degrado, fatto di suppellettili vandalizzate, di verde quasi inesistente e di sporcizia e rifiuti, ‘a villa resta comunque per i catanesi l’unico posto in città dove poter incontrare gente, passare il tempo senza pensare ai problemi e trovare ancora uno spiraglio di ossigeno: insomma il loro spazio ideale dove poter ancora sognare!