Villa Manganelli, un Esempio di Liberty Catanese
Lungo il Corso Italia, incastonata nella parte centrale de “salotto buono” di Catania, è visibile ancora oggi la magnifica e suggestiva Villa Manganelli, una delle strutture più prestigiose che la città possiede.
È difficile per chi passa di lì non alzare lo sguardo e oltre le grate della cancellata cercare di scorgere qualche particolare in più che la rappresenta e che, nei secoli, la rende sempre più affascinante e misteriosa.
In una città come Catania, dove il Barocco predomina su tutti gli altri stili, spicca infatti il Liberty di questa antica dimora nobiliare, progettata e eretta su un’altura dall’architetto Giovanni Battista Basile, noto esponente del Modernismo internazionale che ha ideato e edificato il celebre Villino Florio a Palermo.
L’ampia scalinata monumentale che conduce verso l’atrio del nobile palazzo si fa spazio tra i due blocchi degli edifici laterali, sovrastati ognuno da un vasto terrazzo che abbraccia l’intera struttura, costituita da due torri quadrangolari poste agli angoli della facciata principale e da un’altra torre poligonale, posta invece sul lato posteriore. A rendere ancora più pregiata la struttura a due piani sono gli inserti in oro zecchino, realizzati sulla facciata da Vincenzo Gibilisco, che impreziosiscono le mattonelle con arabeschi in bugnato.
L’interno di Villa Manganelli è arricchito dagli affreschi del decoratore palermitano Salvatore Gregorietti, che utilizzò il suo stile neoclassico per decorare i soffitti a volta delle ampie stanze della dimora.
Nonostante negli anni sia stata spesso abbandonata e lasciata ai segni del tempo, il fascino di Villa Manganelli attrae ancora oggi catanesi e non, che la considerano una delle strutture più suggestive di Catania. È facile comprenderne il motivo:
scoprilo, leggendo la curiosa storia della Villa Manganelli!
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Villa Manganelli, Storia o Leggenda?
Molti catanesi associano Villa Manganelli alla villa infestata dai fantasmiprincipe di Sperlinga e Manganelli Giuseppe Alvaro Paternò Aliata in occasione delle sue terze nozze con Angela Torresi. Nel 1947 la villa venne acquistata e divisa dalle famiglie Mirone e Palumbo, che in parte ne modificarono l’aspetto, rendendola uno dei luoghi più mondani della città di Catania.
Prima del vasto incendio che la colpì negli anni ’80, la Villa Manganelli ospitava una scuola materna religiosa e negli anni Settanta, divenne patrimonio architettonico storico e artistico e sede del teatro comunale Piccadilly. Abbandonata e chiusa definitivamente, solo nel 2018 venne restaurata e resa nuovamente fruibile al pubblico.
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Le Curiosità su Villa Manganelli
Il restauro ha permesso a questa bellissima dimora nobiliare catanese di tornare a risplendere e di essere inserita nel 2019 all’interno del percorso previsto dal tour turistico e culturale “La via dei tesori” come luogo da visitare in occasione delle aperture straordinarie.
Scelta per l’organizzazione di eventi privati, oggi Villa Manganelli resiste ai segni del tempo, ricordando quei fatidici anni ’50 in cui rappresentava una delle sale ricevimenti più in voga all’epoca, frequentata dall’alta società catanese e ambita per l’allestimento di serate danzanti, di gala e anche di sfilate di alta moda. Insomma era simbolo di un certo benessere e di tanto sfarzo che, oggi, è possibile solo immaginare quelle poche volte che si ha l’opportunità di accedere ai locali della villa, rivivere con la fantasia quei momenti e solo per un momento vestire i panni dei protagonisti de “Il Gattopardo” raccontati nel romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e dipinti in modo impeccabile nel film di Luchino Visconti.