Un atto vigliacco e immotivato è avvenuto in pieno giorno a bordo del mezzo di trasporto pubblico di Amts. Un uomo è salito sul Librino Express al viale Bummacaro ed è bastata una semplice richiesta dell’autista per far scattare un’ira inspiegabile nei confronti del dipendente Amts.
In seguito all’aggressione al loro autista, l’azienda Amts utilizza parole ferme e decise: «Ciò che è successo ai danni di un nostro dipendente è un atto criminale inaccettabile, che condanniamo fermamente. Annunciamo da subito che ci costituiremo parte civile nel processo contro l’aggressore, che è stato identificato con un uomo di circa trent’anni. Al nostro dipendente va tutta la nostra solidarietà e il nostro elogio per avere fatto rispettare le regole e per avere agito secondo il regolamento dei trasporti pubblici. Non sarà solo in questa battaglia».
Nello specifico, nella tarda mattinata, le ore 12 circa, l’autista dell’Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta Catania S.p.A. era in servizio sulla vettura Librino Express nel momento in cui, all’altezza del viale Bummacaro, il dipendente Amts è stato aggredito dall’uomo. Il motivo dell’aggressione risiede nello zelo dell’autista, il quale facendo il suo dovere ha chiesto al criminale appena salito sul mezzo d’indossare la mascherina a bordo, come previsto dalle norme che regolano attualmente il trasporto pubblico. Per tutta risposta alla giusta e lecita richiesta, l’uomo è diventato una furia.
Dopo l’aggressione, l’autista Amts è stato condotto al pronto soccorso, in cui al dipendente è stato riscontrato un trauma cranico ed è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Dopo l’ospedale, l’autista si è subito recato dai Carabinieri, per sporgere denuncia.
Amts precisa: «L’Azienda ha già messo in atto da tempo il suo servizio di sicurezza a bordo delle vetture, perché già in passato sono stati purtroppo frequenti episodi di violenza e aggressione nei confronti dei nostri dipendenti. È chiaro, però, che accanto ai metodi di tutela e salvaguardia dei nostri lavoratori, è necessario affiancare un cambio di mentalità dell’intera comunità. Le regole vanno rispettate e solo tutti insieme potremo eliminare episodi esecrabili come quello appena accaduto».