Le liti tra vicini di casa sono all’ordine del giorno ma in quel che apparentemente sembra divenuta una città senza istituzioni e forze dell’Ordine, un vicino di casa ha sparato con una pistola rubata dopo un alterco, con estrema tranquillità e confidenza dovuta alla sua presunta impunibilità.
Su richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Catania, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo, ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo ritenuto responsabile, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, del reato di tentato omicidio, porto e detenzione di arma comune da sparo e ricettazione della medesima.
Le investigazioni, coordinate dalla Procura ed eseguite dalla specializzata Sezione “Reati contro la Persona, in pregiudizio di minori e reati sessuali” della Squadra Mobile etnea, sono state avviate quando, intorno alle ore 11, è giunta presso la Sala Operativa della Questura di Catania – N.U.E. 112 – la segnalazione ad opera di una donna di persona attinta da colpi di arma da fuoco alle gambe.
Sul posto, la moglie della vittima ha accompagnato gli agenti nel garage riferendo di avere appreso dal compagno che quest’ultimo era stato vittima di un agguato da parte del vicino di casa. La vittima ha raccontato di aver subito l’attentato alla sua vita mentre era impegnato ad effettuare riparazioni alla sua autovettura all’interno del proprio garage. Il vicino di casa della vittima, con cui in passato aveva avuto forti conflitti, con l’estrema tranquillità che solitamente in questi casi è presente solo in psicopatici o in un criminale omicida, ha estratto la pistola, puntata verso il vicino, ed esploso diversi colpi ad altezza uomo.
Dei diversi colpi esplosi dal freddo e sicuro vicino criminale, uno ha colpito la vittima al polpaccio. Giunta l’autoambulanza, il ferito è stato trasportato presso un nosocomio cittadino e dimesso nelle ore successive, dopo aver medicato la ferita da arma da fuoco. Ad esito del sopralluogo di P.G., effettuato dalla Squadra Mobile unitamente a personale specializzato del Gabinetto di Polizia Scientifica, sono stati rinvenuti, repertati e sequestrati, cinque bossoli.
I testimoni sentiti hanno confermato che a sparare era stato proprio il vicino della vittima e che le ragioni della sparatoria erano da ricondursi a precedenti attriti per questioni di vicinato risalenti a circa un anno e mezzo fa. Dopo aver agito come se sparare a un uomo fosse normale, ma scappando come un vigliacco davanti le sue responsabilità, il vicino criminale e possibile omicida ha compreso di non avere scampo e nella speranza di avere una riduzione di pena e un’attenuante per il suo tentato omicidio, poco dopo la mezzanotte, si è presentato in Questura dichiarando di essere in possesso di una pistola, poi risultata provento di furto.
Gli agenti hanno proceduto ad arrestare il presunto omicida in flagranza dei reati di porto e detenzione in luogo pubblico di un’arma comune da sparo e di ricettazione. Successivamente, in sede di convalida del richiamato arresto in flagranza, all’uomo è stato contestato anche il tentato omicidio, sulla base delle risultanze d’indagine da parte della Squadra Mobile.