Si fanno sempre più insistenti le voci sulle probabili dimissioni di Salvo Pogliese, l’attuale sindaco di Catania “sospeso” per la legge Severino dopo una condanna per peculato risalente ai tempi in cui era deputato regionale, attese per questo giovedì.
A lanciare la bomba è stata AdnKronos, a seguito di una soffiata avuta da ambienti politici molto vicini all’esponente di Fratelli d’Italia. Secondo l’agenzia, Pogliese lascerebbe la carica di primo cittadino per poter affrontare in veste comuni il processo di secondo grado nell’inchiesta delle “spese pazze” all’Ars, per il quale era stato già condannato in primo grado a 4 anni e tre mesi. Dimissioni che non sarebbero arrivate prima per ragioni tecniche e burocratiche legate a dei finanziamenti del Pnrr inerenti anche la città di Catania.
Tuttavia, nei progetti futuri di Pogliese, sembrerebbe esserci ancora Catania. Il politico catanese infatti, auspica di essere assolto così da potersi ricandidare come sindaco del capoluogo etneo nelle elezioni comunali della primavera del 2023, indipendentemente da una ipotetica candidatura alla Camera dei deputati con il ‘proporzionale’ nelle file di FdI in vista delle politiche del 25 settembre prossimo, dalla quale carica, in caso di elezione, si dimetterebbe per tornare a Palazzo degli Elefanti.
Al momento però, tutto sembra tacere: il diretto interessato non ha lasciato nessuna dichiarazione, nemmeno all’interno della sua pagina Facebook.