La reazione “ostile” alla propaganda passa dall’imbrattamento dei manifesti a quello delle sedi

La reazione “ostile” alla propaganda passa dall’imbrattamento dei manifesti a quello delle sedi

In vista delle elezioni politiche, a fine mese, anche la Città di Catania è stata tempestata di manifesti elettorali e dei cosiddetti “santini”, che stanno creando tanto degrado nelle strade e faranno parte dei futuri otturamenti dei tombini. Così come da (malevola) prassi, assieme alla propaganda politica più o meno legittima (con alcune zone grigie nelle norme d’affissione) emerge anche la solita reazione “ostile” e di cattivo gusto da parte d’ignoti. Quest’ultimi imbrattano, tagliano o rovinano sia manifesti sia, adesso che si entra nel vivo, anche le sedi politiche.

Se i manifesti politici in giro per Catania sono un po’ tutti manomessi, a discapito della fazione politica, le sedi finora non erano state “assalite”. In questi giorni emerge un piccolo atto vandalico, più vicino a un imbrattamento come coi manifesti, a una sede politica catanese di estrema destra.

La reazione non si è fatta attendere e il politico interessato, Carmelo Nicotra, ha dichiarato: «Un gesto vandalico che denota la debolezza e la vigliaccheria di chi non ha argomenti. Alle intimidazioni risponderemo con maggiore determinazione. Sono stato a denunciare l’accaduto alle Forze dell’Ordine. Io non mollo».