È stato emesso il primo Daspo sportivo aggravato del campionato di Serie D: il primato negativo va a un Ultras catanese in seguito a diverse scoperte su quel che appare un modus operandi ben consolidati dal suo passato e reiterato in una delle ultime partite del Catania SSD.
In riferimento al ventottenne Ultras catanese denunciato a seguito del lancio del fumogeno durante l’incontro di calcio Catania- Castrovillari, disputatosi alle ore 15 dello scorso 9 ottobre presso lo stadio Angelo Massimino di Catania, il Questore di Catania aveva emesso la misura di prevenzione del D.A.Spo. di cui alla Legge n. 401/89 e successive modifiche.
Dall’attività istruttoria esperita dalla Divisione Anticrimine è emerso che l’Ultras, più vicino a un criminale che a un tifoso, risultava già destinatario di altri due D.A.Spo., di cui uno emesso dall’Autorità Giudiziaria; secondo la normativa vigente, che ha inasprito la durata e le prescrizioni dei DASPO per i soggetti recidivi, il Questore di Catania ha quindi emesso un DASPO per la durata di anni 5 applicando anche la prescrizione aggiuntiva di presentarsi presso l’Ufficio di P.S. o Comando Arma dei Carabinieri, competente rispetto alla residenza, in concomitanza con la partita disputata dal Catania Calcio.
Il Daspo è stato convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Catania. L’Ultras, attraverso la visione delle immagini del sistema di video-sorveglianza dello stadio Massimino, è stato individuato ed identificato da personale della DIGOS di Catania mentre lanciava, dall’anello inferiore della curva sud, un fumogeno e, subito dopo, tentava di travisarsi con il gruppo di altri ultras presenti sugli spalti. Il fumogeno è finito sulla pista di atletica causando un concreto pericolo per gli spettatori presenti sugli spalti nonché per il personale in servizio nella predetta pista. Per tali fatti è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per lancio di materiale pericoloso e altro.