La visita è stata l’occasione per intitolare il magazzino e gli uffici a due volontari storici che sono, ancora oggi, una testimonianza: Alberto Pennisi e Mario De Mauro. L’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, ha visitato per la prima volta nel magazzino del Banco Alimentare dichiarando: «È un’esperienza che dovrebbero fare tutti».
Sole, sorrisi e speranza hanno accompagnato, stamattina, la prima visita che Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, ha fatto all’interno del magazzino del Banco Alimentare della Sicilia ODV da quando è iniziata la sua diocesi nella provincia etnea. A fare gli onori di casa il presidente Pietro Maugeri che ha illustrato a Sua Eccellenza tutte le possibilità che i 1.700 metri quadrati consentono di accogliere e donare i beni alimentari che vengono recuperati lungo tutta la filiera agroalimentare, dalle donazioni private e dall’Agea (Agenzia europea per le erogazioni in Agricoltura).
Una vera passeggiata che ha condotto l’Arcivescovo lungo i grandi corridoi pieni di alimenti ben catalogati e persino dentro le celle frigorifere in cui vengono conservati gli alimenti deperibili prima di essere distribuiti. Tra le utilità a disposizione del magazzino c’è anche un abbattitore che consente di conservare, garantendone quindi le regole sanitarie, anche il pesce come i tonni o i pesce spada che arrivano dai sequestri operati dalle autorità di A.P.G.
Al termine della visita, l’Arcivescovo Renna ha dichiarato: «La visita al magazzino del Banco Alimentare credo sia un’esperienza che tutti dovrebbero fare perché ci fa conoscere la dimensione della carità che, da qui, parte per raggiungere tante famiglie della Sicilia Orientale. I prodotti dell’Agea, i frutti della Colletta Alimentare che si terrà il prossimo 26 novembre sono qui ben catalogati e custoditi affinché tutti possano ricevere un cibo che renda la loro vita più dignitosa. La carità della gente è sempre grande quando apre gli occhi sui bisogni dell’altro. Oggi abbiamo bisogno di un supplemento di questa carità perché questo magazzino possa davvero “scoppiare” di tutta la generosità di cui siamo capaci, per servire tante persone la cui povertà, purtroppo, sta aumentando».
La visita di oggi è stata anche l’occasione per intitolare il magazzino e gli uffici a due volontari, Alberto Pennisi e Mario De Mauro, scomparsi da pochi anni ma il cui esempio il Banco Alimentare vuole fissare nella memoria e nel tempo. La presenza dell’Arcivescovo ha permesso la benedizione di queste targhe e un gesto di vicinanza verso i familiari più stretti che erano presenti: Alfio e Gabriele Pennisi, rispettivamente fratello e figlio di Alberto, e Adriana Aiello e Davide De Mauro moglie e figlio di Mario.