È la solita storia in cui si auspica vi sia un finale alternativo rispetto alla prassi, magari per una volta a lieto fine. Come ormai abituati, i cittadini catanesi hanno ricevuto la comunicazione con tanto di presentazione in pompa magna dell’ennesimo progetto di riqualificazione: stavolta il soggetto è l’ex raffineria. Purtroppo il II municipio è abituato al clamore iniziale e il silenzio assordante negli anni a seguire: ancora si attende la promenade.
A evidenziare quest’ipocrisia è il consigliere del II municipio Andrea Cardello: «La firma dell’atto di indirizzo per attivare tutti gli iter necessari al recupero dell’ex raffineria del viale Africa non può che raccogliere il favore degli abitanti della zona e del sottoscritto che, in tutti questi anni, ha lanciato decine di segnalazioni per chiedere il recupero di una struttura da troppo tempo abbandonata e utilizzata come riparo da tantissimi senza tetto».
Il consigliere chiosa: «Ci auguriamo adesso che le procedure burocratiche non prevedano tempi biblici e che il processo di recupero e riqualificazione riguardi anche il resto del viale Africa. In una delle più importanti strade della città continua a tenere bando anche il degrado e la carenza di manutenzioni straordinarie nei marciapiedi, negli spazi verdi e nel mando stradale. A questo va aggiunto pure la presenza di tantissime prostitute che si appropriano del viale Africa e delle zone limitrofe, come via Gorizia o piazza Galatea, appena si fa buio. Abbiamo chiesto la pulizia e la bonifica dello spazio antistante e del cortile interno della scuola “Sante-Giuffrida” dove sono stati trovati dai genitori preservativi usati e siringhe».