È stato ufficialmente presentato il programma della XVIII edizione di Zampognarea, il Festival dedicato alle zampogne e alle cornamuse, che animerà il centro storico di Catania dal primo dicembre al sette gennaio. Un’edizione ricca di appuntamenti musicali mettendo in risalto il ruolo che musica e musicisti hanno per la crescita culturale e sociale del Paese. Undici concerti, distribuiti tra le chiese del centro storico e delle periferie catanesi, vedranno alternarsi sul palco giovani musicisti, amatori e professionisti, con l’obiettivo di riconciliare musica e vita, perché la pratica musicale sia sempre di più un’esperienza condivisa e capace di arricchire le persone.
Il Festival avrà inizio il primo dicembre alle ore 21 nella Badia di Sant’Agata, con la prima esecuzione del concerto “Puer Natus. Canti di culla dall’Appennino al Mare”. Sarà un viaggio musicale nei repertori tradizionali italiani, per scoprire commoventi canti di culla dedicati al “Figlio” accompagnati da due gruppi di ricerca del Nord e del Sud Italia.
Sei musicisti propongono il canto d’amore per eccellenza, partendo dal Monastero di Bobbio per giungere fino all’Etna, la Muntagna al centro del Mediterraneo, dopo aver attraversato gli Appennini delle Quattro Province e della Calabria. Un itinerario non solo nello spazio ma anche nel tempo, dal Medioevo alla ricerca etnomusicologica del XX secolo. La conclusione della rassegna sarà affidata all’Orchestra Amatoriale Vincenzo Scontrino, che il sette gennaio, nella Chiesa della SS. Trinità alle ore 19, concluderà l’anno dedicato al compositore e didatta trapanese Antonio Scontrino, nel centenario della morte.
Il programma di concerti toccherà poi le chiese di San Nicolò l’Arena, di Sant’Anna, di Santa Rita, di Santa Maria dell’Aiuto e gli auditorium delle parrocchie di San Michele Arcangelo e della Madonna della Salute, con l’obiettivo di offrire anche occasioni di conoscenza del ricco patrimonio architettonico e della costante azione di animazione del territorio delle diverse realtà associative.
Al centro del progetto ritorna la mostra itinerante di strumenti musicali appartenenti alla collezione delle associazioni promotrici del festival che quest’anno assume una forma nuova. Dal 13 dicembre, in sette luoghi del centro storico catanese, con una mappa distribuita in occasione dei concerti, sarà possibile vedere e conoscere zampogne e cornamuse provenienti dalla Sicilia e dal mondo. Librerie, associazioni e luoghi d’arte vedranno esposti gli strumenti musicali della tradizione e vivranno le incursioni artistiche dei musicisti protagonisti del festival.