Aci Bonaccorsi è conosciuta per essere il “balcone” sulla Città di Catania. In realtà la frazione facente parte della Terra d’Aci ha diversi primati, tra questi l’insolita etichetta di “Svizzera” del catanese per via dell’ordine e della pulizia, merito di un sistema innovativo nel territorio ma quasi obsoleto in molte altre parti del Mondo.
Se si volesse sintetizzare Aci Bonaccorsi in poche parole si potrebbe nominare l’insolito primato d’essere il comune meno esteso della provincia di Catania ed il secondo dell’intera Sicilia, dopo Roccafiorita, con una popolazione di “soli” 3.600 abitanti ma soprattutto la fortunata posizione in cui diviene davvero un “balcone” da cui affacciarsi e ammirare a perdita d’occhio l’orizzonte sino al mar Jonio.
Tolte queste piccole curiosità, da un po’ di tempo Aci Bonaccorsi è definita la Svizzera catanese e ciò è dovuto anche per un’insolita tassa: il comune siciliano è l’unico che applica la tariffa Tarip sui rifiuti. Grazie ad una serie di buone prassi, l’Amministrazione comunale ha raggiunto in tema di gestione dei rifiuti l’80% di raccolta differenziata.
Il merito di un alto livello della raccolta differenziata è merito anche della tariffa Tarip, che si commisura alla quantità di indifferenziato prodotto ritirato a domicilio ogni 15 giorni e registrato con etichettatura ‘Rfid’. A spiegarne gli eccellenti risultati è il Sindaco di Aci Bonaccorsi Vito Di Mauro: «Abbiamo un sistema “porta a porta” in cui a ogni famiglia corrisponde un codice a barre a lettura ottica. Ai cittadini vengono fornite etichette adesive con questi codici che applicano sui sacchetti dei loro rifiuti. Così si può evincere la quantità di rifiuti differenziati conferita da ogni nucleo familiare, stabilendo per quest’ultimo un sistema di tariffazione puntuale che funziona da incentivo per cui più differenzi, meno paghi».
Ad aggiungersi a ciò, anche altri virtuosi esempi da parte del primo cittadino: «Per esempio gli incentivi inseriti in termini di cubatura e gli sgravi sugli oneri di urbanizzazione secondaria per chi adotta nella costruzione o ristrutturazione, elementi legati alla bioarchitettura e all’efficienza energetica. Siamo per il recupero dell’esistente. Il nostro indice di fabbricazione sfiora appena l’1%. L’illuminazione pubblica è realizzata a led e le strutture pubbliche hanno impianti fotovoltaici».
Il merito di questi risultati è dovuto alle piccole dimensioni di Aci Bonaccorsi o è applicabile anche a Catania? Osservando quest’ultima, la grande città etnea forse potrebbe prendere esempio dalla più piccola, soprattutto riguardo i codici a barre, che potrebbero eliminare parte della sporcizia mista spazzatura che aleggia in città.
Il Comune di Aci Bonaccorsi ha avuto la fortuna di avere una guida ferrea, tesa al futuro anziché all’egoistico presente, dunque, è stato possibile mettere in campo anche diverse iniziative per promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale non soltanto nelle opere pubbliche ma anche negli stili di vita dei cittadini.