Sembra che a Catania regalino armi da fuoco, seppur vietate per Legge alla maggior parte dei cittadini. Non sono nemmeno passate 24 ore dall’ultima che vi è una nuova sparatoria avviene in Corso Indipendenza e ad essere stato arrestato dal personale dell’U.P.G.S.P. è un uom gravemente indiziato per aver esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro un’abitazione.
Cos’è accaduto stanotte a Catania: la sparatoria in Corso Indipendenza nella notte
Nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, intorno alle ore 00:45, la sala operativa ha inviato diverse Volanti in zona Corso Indipendenza in quanto, sulla linea 112 N.U.E., era stata segnalata l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco. Sul posto gli agenti, dopo una breve perlustrazione, hanno accertato che i colpi fossero stati esplosi in direzione di un appartamento sito al piano terra di una via limitrofa alla principale.
I proprietari dell’immobile, ancora scossi per l’accaduto, hanno raccontato che mentre si trovavano riuniti all’interno della veranda della cucina, avevano notato, attraverso le vetrate che affacciano sulla strada, un conoscente dirigersi in modo minaccioso verso la loro abitazione, impugnando una pistola. Apparentemente sorpresi e impauriti, temendo per la propria incolumità, il nucleo famigliare era rientrato nell’appartamento in cerca di riparo e poco dopo sono stati esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco diretti proprio contro la veranda. Effettivamente, i poliziotti hanno notato nella veranda cinque colpi d’arma da fuoco, un vetro sfondato e diversi bossoli di proiettili calibro 38.
Qual è la motivazione dietro la sparatoria a Corso Indipendenza?
Dal racconto dei proprietari dell’immobile si è appurato che la motivazione che ha condotto l’uomo a sparare contro la famiglia sarebbe dovuta a un diverbio per futili motivi. La ricerca del criminale è durata poco: nella sua auto è stato trovato un machete con lunghezza di circa 58 cm, sequestrato. Il pistolero folle è stato trovato tranquillamente e comodamente a casa sua, vicino il Corso Indipendenza. Gli agenti hanno trovato l’uomo in evidente alterazione psicofisica dovuta verosimilmente all’abuso di alcool, mostrandosi sin da subito insofferente al controllo, minacciando gli operatori intervenuti, che sono stati costretti a immobilizzarlo.
La successiva minuziosa perquisizione degli agenti nell’immobile del criminale ha permesso di rinvenire una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa e con 4 carucce dello stesso calibro, una cartuccia calibro 38, corrispondente a quelle rinvenute nell’appartamento attinto dai colpi d’arma da fuoco, oltre a una pistola a salve calibro 9 con relativo munizionamento. Compreso di non avere via di fuga e probabilmente auspicando nella bontà del Giudice, l’uomo è divenuto improvvisamente collaborativo confessando di essere l’autore degli spari e di aver occultato l’arma, un revolver calibro 38, in un terreno ubicato nelle vicinanze, in cui è stato effettivamente ritrovato dagli agenti.
Inoltre, nell’appartamento sono state trovate 783 confezioni di un farmaco per la disfunzione erettile, ma spesso utilizzato in associazione con alcol e droghe, perfettamente imballate e con data di scadenza alterata, oltre a una etichettatrice utilizzata dall’uomo per apporre date di scadenza modificate, verosimilmente per rimetterle in commercio.
Dopo gli accertamenti di rito, i rilievi della polizia scientifica e il sequestro delle armi, del munizionamento e delle confezioni dei farmaci, l’uomo è stato tratto in arresto per i reati di detenzione delle armi clandestine e per la ricettazione delle stesse – e denunciato in stato di libertà per i reati di porto abusivo di ami, minaccia aggravata dall’uso della pistola, resistenza a pubblico ufficiale e per la detenzione e il commercio di farmaci guasti o imperfetti – e, su disposizione del p.m. di turno, associato presso la casa circondariale Piazza Lanza di Catania in attesa dell’udienza di convalida.