Alcuni criminali, anche se solo di distributori di snack, trovano piacere a mostrare spregio della Legge con la sicurezza di una presunta impunibilità: stavolta il giudice mostra severità anziché opportunità mandandolo in carcere.
La vicenda del ladro di merendine: dal furto a Scuola per qualche spiccio al carcere
Gli agenti del Commissariato di Adrano hanno effettuato l’arresto di un uomo di 44 anni, in ottemperanza a un provvedimento di misura cautelare degli arresti domiciliari. Il criminale, assieme ad altri tre complici, ha effettuato un furto all’interno dell’istituto scolastico ad Alcara Li Fusi la sera del 10 maggio scorso. L’obiettivo dei ladri di merendine? Un distributore automatico di bevande e snack.
I quattro individui erano stati arrestati in flagranza dagli agenti mentre tentavano di fuggire all’uscita dell’istituto e successivamente sottoposti agli arresti domiciliari. A probabile rimostranza di spregio per la Legge e sicuro della sua impunibilità, due giorni dopo il criminale quarantaquattrenne è evaso dai domiciliari e prontamente notato e denunciato dagli agenti del Commissariato.
A seguito di questa violazione, il giudice che aveva disposto gli arresti domiciliari iniziali per il furto all’interno della scuola, considerando il disinteresse dell’uomo nei confronti delle restrizioni imposte da tale misura, ha revocato la misura cautelare, sostituendola con la più severa custodia cautelare in carcere. Gli agenti hanno quindi accompagnato l’uomo al Commissariato per la registrazione fotografica e, dopo le formalità di rito, lo hanno trasferito presso la casa circondariale di Piazza Lanza a Catania.