Le regole del catanese che vive bene
Esistono tantissimi modi per vivere bene con se stessi e per andare d’accordo con gli altri ogni giorno; e il catanese vero lo sa, se no non riuscirebbe a sopravvivere allo stress quotidiano che cerca di alterare i suoi piani. E così seguendo la filosofia dell’ “unni mi chiovi mi sciddica“, il vero catanese vive ogni giorno secondo le proprie regole.
Ecco i 10 comandamenti che il catanese verace porta sempre con sé come un vademecum personale da non dimenticare.
1 Non fari mai a pammigiana che mulinciani arrustuti
La vera parmigiana catanese è solo ed esclusivamente quella con le melanzane fritte, se no che gusto c’è? Sebbene la versione più leggera, o come molti preferiscono chiamarla “fit”, preveda l’assenza di frittura e di olio cotto, al catanese non importa se questo vuol dire rinunciare al gusto e alla tradizione; per lui è meglio la sostanza che l’apparenza!
2 Non livari u tuppu da brioscia
La brioche catanese ha il “tuppo”, quel cappellino che la contraddistingue e la rende unica, ma che va comunque mangiato, da solo o inzuppato di granita o di gelato. Il tuppo è talmente importante, da non essere mangiato e non condiviso con altri: in caso si volesse donare, vuol dire che la persona che lo riceverà è davvero cara.
3 Sii bonu cu tutti e chiamali ‘mbare
Il catanese sa fare sempre “buon viso anche al cattivo gioco” e sa essere talmente socievole da crearsi amici e conoscenti ovunque vada, chiamandoli tutti affettuosamente “‘mbare”. È vero infatti che al suono di questo nomignolo il catanese ottiene sempre l’attenzione di qualcuno, anche di gente che non conosce personalmente o è solo di passaggio.
4 Non sprecare soddi si si a malura
Il catanese verace sa che, quando è “a malura”, non può effettuare molte spese e deve utilizzare il suo denaro con parsimonia. Sono tempi duri per tutti, ma soprattutto per i catanesi che sono costretti a gestire al meglio le loro risorse finanziarie.
5 Non t’abbaruari e futtitinni
Ma in ogni caso, anche di fronte alle avversità, il vero catanese sa come affrontare i problemi e attivando la modalità “unni mi chiovi mi sciddica”, inizia a disinteressarsi di ciò che succede attorno a sé. In questo modo non solo vive meglio, ma di sicuro “campa cent’anni”.
Non perderti gli altri 5 comandamenti del catanese doc!
6 Non trascurarai a mugghieri e chiamala per dirle ca ci po’ calari a pasta
Cosa c’è di più bello che ricevere una telefonata dal proprio uomo in orario di pranzo? Per la donna catanese questo è un appuntamento giornaliero tanto atteso; quel segnale che l’avverte dell’arrivo del suo tanto amato marito, ma che soprattutto l’autorizza a cucinare il primo piatto del suo ricco menù: la pasta!
7 Quannu mangi l’arancinu usa i manu e patti sempre da punta
Nessun dubbio sul genere dell’arancino, che come sa tutto il mondo è maschio e ha la punta. E nessun’altro dubbio sul modo in cui si mangia a Catania. Solo i catanesi sanno che l’arancino va mangiato con le mani e, sebbene sia unto al punto giusto, va gustato per intero partendo dalla parte superiore, dalla punta insomma.
8 Quannu mangi i spaghetti usa solo a focchetta e a ucca
Un altro must della cucina catanese sono gli spaghetti, che fatti e conditi come si vuole, restano comunque molto apprezzati dai catanesi, che sanno molto bene come mangiarli. La regola vuole infatti che lo spaghetto non va avvolto, ma piuttosto succhiato, come insegnava anche il mitico “Alberto Sordi”.
9 Non rinunciare mai se ti invitano all’arrusti e mangia
Socievole, allegro e ghiotto, il vero catanese accetta sempre gli inviti di amici, parenti e conoscenti, soprattutto se si tratta di una grigliata mista da condividere con chi si vuole all’aria aperta.
10 E se qualcuno ti stressa tu rispondigli “fattitagghiariafacci”
Tenendo bene a mente queste prime 9 regole, il catanese che sa come godersi la vita, non tiene conto del parare altrui e, se qualcuno, vuole intralciare i suoi piani, sa bene come voltagli le spalle, invitandolo a dirigersi verso un altro paese o verso altre persone.
Insomma, il vero catanese non si priva mai del suo vademecum e lo frutta quotidianamente, godendosi la vita appieno.