È un triste episodio con un epilogo positivo ma non felice, poiché rimarca una delle perenni problematiche della società odierna. Quest’oggi un uomo ha tentato il suicidio a Le Ciminiere in seguito alla ricezione della lettera di licenziamento. Fondamentale l’intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine e la mediazione con il catanese per porre fine al gesto estremo.
La decisione impulsiva dell’uomo dopo la lettera di licenziamento: il tentato suicidio rimane tale
Il tutto accade velocemente, tanto da cogliere l’attenzione all’apice del tentato suicidio anziché nella fase iniziale del gesto. Stamane, un cinquantanovenne di Catania è giunto sino alla terrazza, per poi scavalcare il parapetto e arrampicarsi su una delle travi de Le Ciminiere, nei pressi della Stazione Centrale, per mettersi a cavalcioni su di essa.
La sola altezza di 20 metri dal suolo raggiunta dal 59enne in sospensione era di per sé un grosso pericolo ma ad aggiungere maggior tensione è stata la condizione dell’uomo, il quale soffrirebbe di una patologia che provoca giramenti di testa e possibili svenimenti. La situazione sfuggente è stata messa a fuoco da alcuni passati, divenendo una corsa contro il tempo.
I passanti notando l’uomo agitato e a torso nudo hanno immediatamente dato l’allarme al 112 NUE. Nell’intervento sul tentato suicidio sono accorsi i Carabinieri, di gran fretta, circondando la zona in pochi minuti assieme ai soccorritori e i vigili del Fuoco. A scendere in campo anche il comandante del nucleo radiomobile, il quale è stato attivo in prima persona nel soccorso. Il dialogo con l’uomo è stato proficuo e, dopo una mediazione, gli agenti hanno vanificato il tentato suicidio consegnando il 59enne ai soccorritori.