Il chiosco storico di Catania che precedeva la Statua di Garibaldi

Per i catanesi che si trovano a percorrere la via Etnea, all’altezza di Villa Bellini, è ormai abitudine ammirare la statua che si erge tra Largo del Rinazzo e via Caronda. La statua in questione, in bronzo e alta circa 7 metri, raffigura Giuseppe Garibaldi.

Sul suo basamento, è possibile leggere le parole che Garibaldi sembra aver pronunciato al suo arrivo a Catania nel 1862, che sono: “Trovammo Vulcano di patriottismo, uomini, denaro, vettovaglie per la nuda mia gente.”

Ma ti sei mai chiesto cosa fosse ubicato in quello stesso punto prima della statua?

Scoprilo leggendo il prossimo capitolo.

Una finestra nel passato: il chiosco di Catania antecedente alla Statua di Garibaldi

Sono passati molti anni, e questo è il motivo per il quale solo in pochi sanno che li dove oggi sorge la statua di Garibaldi, prima vi era un chiosco che non vendeva seltz e frappè alla Nutella come quelli moderni, ma bensì giornali. Di questa edicola oggi rimane solo qualche rara foto che è possibile trovare in rete.

Sfortunatamente, nel 1911 il Comune decise di eliminare quel chiosco così amato dai catanesi, per far spazio alla nuovissima statua di Garibaldi, che fu poco gradita, tanto da non avere nemmeno una festa inaugurazione. I catanesi, infatti, erano riluttanti a dimenticare il terribile sterminio che l’Unità d’Italia aveva causato nella loro città. Non solo: Garibaldi non solo si era appropriato di una terra che non gli apparteneva, ma aveva anche cambiato alcuni monumenti e opere predenti all’era borbonica.

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