Jaka, il talentuoso cantante reggae di Trapani, ha entusiasmato il pubblico domenica 16 luglio durante il suo concerto all’anfiteatro di Zafferana Etnea. L’evento, organizzato da Gianluca Messina per Sicilia3Tribella, un’associazione nata con l’obiettivo di bloccare e fermare l’emorragia del fenomeno della migrazione giovanile della diaspora, comunemente chiamata “fuga dei cervelli”, ha rappresentato un momento di unione, svago e di riflessione per tutti i presenti.
Jaka, il cui vero nome è Giuseppe Giacalone, è un artista affermato nel mondo reggae non solo italiano: i suoi album vantano collaborazioni nazionali e internazionali tra cui figurano Roy Paci, Sud Sound System, Bruno, Brinsley Fors solo per citarne alcuni. Nel 2007 è stato premiato all’Italian Reggae Award come miglior artista e performance.
L’artista ha portato sul palco la sua musica coinvolgente: i ritmi caldi del reggae hanno trascinato il pubblico, creando un’atmosfera di festa e di positività. Le sue canzoni, caratterizzate da testi impegnati che riflettono sulle tematiche sociali e sull’amore per la propria terra, hanno risuonato nell’anfiteatro, suscitando emozioni, creando un momento di grande energia e di condivisione.
L’evento è stato un successo non solo dal punto di vista artistico, ma anche per l’importante tematica affrontata. Sicilia3Tribella si è proposta di sensibilizzare il pubblico sulla problematica della migrazione giovanile, evidenziando le ragioni che spingono molti giovani a lasciare la loro terra d’origine in cerca di nuove opportunità. L’associazione ha l’obiettivo di stimolare la volontà di lottare e di creare un futuro migliore direttamente nella propria terra di appartenenza, la Trinacria.
Gianluca Messina, vicepresidente di “Birrattiva” “Sicilia3Tribella, ci spiega gli obiettivi e le azioni dell’associazione affermando che “nasce con lo scopo di bloccare e fermare l’emorragia dei fenomeni della migrazione giovanile, della diaspora di milioni e milioni di giovani siciliani che lasciano o hanno lasciato la nostra amata terra Trinacria perché hanno perso la voglia di lottare“.
E il nome dell’associazione non è casuale: “Sicilia3Tribella – continua Messina – perché i soci devono essere persone rivoltose contro il malaffare, contro la raccomandazione e contro lo Stato italiano che da anni ci tiene ostaggio con differenze sostanziali di servizi ai cittadini tra Nord e Sud, ma con gli stessi contributi versati“.
Il vicepresidente, che già in passato è stato presente tra le fila del Valverde Social Forum, adesso si ripropone con nuove idee più concrete, meno utopiche ed ideologiche della passata gioventù. Quindi sguardo al futuro con rispetto delle nostre tradizioni per la nascita di un Sicilianu Novu cosciente delle sue capacità e della sua forza. Il primo evento organizzato dall’Associazione è stato il concerto di JAKA ambasciatore del reggae in Italia, una serata con 100 soci che hanno aderito al progetto ballando, divertendosi in un ambiente sano, pulito e conviviale.
“Si ringrazia a tal proposito l’assessore alla cultura di Zafferana Etnea per l’appoggio esterno dato alla riuscita dell’evento“, conclude Messina.
Jaka e Siciliatribella rappresentano un esempio di come l’arte e l’associazionismo possano unirsi per promuovere la consapevolezza e la speranza in un futuro migliore per tutti.