La situazione è drammatica in tuta la Sicilia ma a Catania e nei suoi dintorni è stremante: l’aeroporto è andato a fuoco, vi sono svariati incendi e continuano i blackout in città. Il Sindaco di Catania Enrico Trantino fa una dichiarazione esaustiva in cui, attraverso i Social, tenta di fare il punto su ciò che sta facendo il Comune e come una parte della “furia” dei cittadini non dovrebbe riversarsi sull’operato istituzionale.
Le parole del Sindaco Trantino: «Ho finora mantenuto un atteggiamento “istituzionale”»
È impossibile essere il primo cittadino della Città di Catania e non sentire le grida disperate (metaforiche e no) che giungono dai cittadini. L’aeroporto in fiamme prima, gli incendi e i blackout a Catania dopo hanno portato allo stremo i catanesi, che puntano il dito un po’ contro tutti, a torto o ragione, soprattutto con l’operato dell’Amministrazione.
Il Sindaco Trantino ha finalmente preso parola su questo malcontento, con una lunga dichiarazione. Il primo cittadino afferma: «Su quello che sta accadendo all’aeroporto e, in città, con i disservizi causati dai prolungati distacchi di energia elettrica, ho finora mantenuto un atteggiamento “istituzionale”, differendo alla soluzione della crisi le valutazioni che l’Amministrazione dovrà assumere».
Per il sindaco Trantino c’è approssimazione e risponde sull’operato comunale: «Rispetto a quel che sta sembrando una collezione di approssimazioni, la gente – comprensibilmente – si chiede cosa stia facendo il Comune di Catania. Sulla questione Fontanarossa, fin dalla prima notte, sono rimasto personalmente in aeroporto, a fornire un contributo fattivo, mettendo l’amministrazione a disposizione di Sac, Enac e passeggeri. Abbiamo fornito tutto quel che ci è stato richiesto (come autobus supplementari), indicando alcune soluzioni (come l’installazione dei nebulizzatori) per alleviare i disagi dell’utenza. Sulla questione disservizi Enel, sabato e domenica siamo stati con i residenti di via Susanna e San Giorgio e delle zone colpite dal blackout, attivandoci affinché l’Enel risolvesse le problematiche più urgenti. Abbiamo aperto Le Ciminiere e attivato ogni presidio per alleviare le sofferenze della popolazione, facendo tutto quel che rientra nelle nostre prerogative (non spetta a noi gestione di Sac o dell’Enel). Con i Sindaci della provincia non ci siamo risparmiati un solo attimo, come era nostro dovere, per dare aiuto alle comunità che amministriamo».
Purtroppo vi è la conferma che i problemi permangono e che i danni siano ingenti: «Il problema, però, nasce dal perdurare di questa surreale fase di incertezza che sta provocando danni incalcolabili all’intera città e al nostro sistema produttivo. Nonostante le ripetute sollecitazioni, resta il silenzio e il caos sui tempi di ritorno alla normalità, che impedisce alla cittadinanza di capire se vi siano spiragli ottimistici o se proseguire ancora questa condizione che affligge i catanesi. Noi comprendiamo le difficoltà di tutti. Adesso è il momento che altri capiscano che il livello di danno e frustrazione della nostra comunità è giunto al colmo e che abbiamo bisogno di sapere se vi è una concreta strategia, che siamo pronti a supportare e condividere, per il superamento di questa condizione che stiamo soffrendo. Noi intanto rimaniamo accanto, per quel che è possibile, alle nostre concittadine e ai nostri concittadini».