Il Decreto Legge 4 maggio 2023 n°48, intitolato “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”, è stato convertito nella legge n° 85/2023 e ha apportato delle modifiche alle modalità di erogazione del Reddito di Cittadinanza (RdC). Secondo quanto comunicato dall’INPS, è stata inviata ai beneficiari del RdC una comunicazione di sospensione della domanda, con la motivazione che la domanda è stata sospesa in attesa della presa in carico da parte dei servizi sociali.
Per quanto riguarda i requisiti di accesso e le modalità di attivazione della presa in carico da parte dei Servizi Sociali, è importante sottolineare alcuni punti chiave. Prima di tutto, potranno essere presi in carico solo coloro che si trovano in una situazione di fragilità documentata, legata ad esempio a condizioni di salute personali o familiari. Inoltre, coloro che sono già in carico presso il Centro per l’Impiego non potranno essere presi in carico dai servizi sociali, a meno che non rientrino nella categoria di persone con situazione di fragilità. Nel caso in cui la valutazione dei servizi sociali si concluda con un esito diverso, si avvierà la presa in carico e si potrà concordare un Patto per l’inclusione Sociale (PaIS) con i beneficiari, nel quale saranno contenuti reciproci impegni.
Per quanto riguarda la fruizione del RdC per i nuclei familiari con minori, disabili ed adulti over 60, è stato stabilito che la fruizione del beneficio si protrarrà per tutto il 2023, indipendentemente dalla presa in carico del Servizio Sociale. Questo non preclude la possibilità di presentare una nuova domanda di rinnovo dopo il mese di stacco.
Tuttavia, i nuclei beneficiari del RdC composti esclusivamente da adulti tra i 18 ed i 59 anni, non disabili, avranno l’erogazione del beneficio interrotta dopo 7 mesi dalla data di erogazione, se non verranno presi in carico dal Servizio Sociale entro il 31 ottobre dell’anno in corso. A partire dal 1 settembre 2023, i beneficiari del RdC tra i 18 ed i 59 anni potranno presentare domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro tramite i patronati.
Infine, è importante sottolineare che la partecipazione alle attività per l’attivazione nel mondo del lavoro, dopo la stipulazione del patto di servizio attraverso la piattaforma del SIISL, darà diritto all’interessato a un beneficio economico, ovvero un’indennità di partecipazione alle misure di attivazione lavorativa pari a 350 euro mensili.
In conclusione, il Decreto Legge 4 maggio 2023 n°48 ha introdotto delle modifiche alle modalità di erogazione del RdC, con particolare attenzione alla presa in carico da parte dei servizi sociali e alle condizioni per la fruizione del beneficio. È importante che i beneficiari del RdC siano informati su queste novità e sulle opportunità offerte per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.