La turista incinta in crisi per il furto della sua auto, una Fiat Panda, tenta la via dei Social. La pagina Inciviltà Catania pubblica lo sfogo e l’indignazione degli utenti fa il resto (o quasi). Gli agenti ritrovano tempestivamente l’auto, circa un paio di ore: all’interno i ladri lasciano i documenti fondamentali per la futura mamma e la borsa per il parto.
Un furto “comune” e la risposta straordinaria delle Forze dell’Ordine
Stamani la pagina Facebook “Inciviltà a Catania” pubblica, come consuetudine, sfoghi dei cittadini. Tra questi emerge quello di una famiglia ligure, in vacanza nella città etnea. La turista incinta scrive: «Avrei bisogno di un aiuto. Ieri sera siamo stati a Catania e nell’arco di tempo tra le 21.30 e le 23.30 circa ci hanno rubato la macchina in via Plebiscito n.2. Una Fiat Panda arancio Sicilia con un baule nero sopra. Abbiamo bisogno di ritrovare quella macchina non solo per tornare a casa ma anche perché sono incinta e l’auto abbiamo la borsa per il parto, con tutti i documenti della gravidanza della bambina e il libretto dell’altro bambino».
Da quel momento scatta un tamtam Social che fa emergere il furto ai più, con una base comune di forte indignazione sia per il gesto sia per la facilità con cui avvengono i furti di auto, soprattutto di mezzi “appetitosi” ai ladri come la Fiat Panda. L’indignazione Social in poche ore sembrerebbe risolvere il disagio poiché, tempestivamente rispetto al post, le Forze dell’Ordine effettuano una straordinaria ricerca che conduce al ritrovamento tanto agognato.
Non solo l’appello Social ha aiutato la turista incinta ma sembrerebbe aver fatto breccia nel cuore dei ladri poiché, assieme all’auto in buone condizioni, la donna ritrova anche lasciano i documenti fondamentali per la futura mamma e la borsa per il parto. La donna ha espresso gratitudine agli agenti per la loro gentilezza e disponibilità.