Santa Rosalia, storia e curiosità della patrona di Palermo

Santa Rosalia, la Santa Patrona dei palermitani

A Palermo c’è solo una “Santuzza”, la Santa Patrona che, ancora oggi, è adorata e celebrata con devozione e fede dalla maggior parte dei palermitani.

E con fervore da secoli ormai, Palermo festeggia Santa Rosalia in due differenti festini, uno a Luglio per ricordare il miracolo che lei fece per salvare la città dalla peste e uno a Settembre per rivivere il momento del ritrovamento dei resti della Santuzza con l’Acchianata sul Monte Pellegrino.

Sono tantissimi i palermitani che infatti, nella notte tra il 3 e il 4 settembre, si recano a piedi fino al Santuario di Santa Rosalia posto nell’antro in cui nel 1625 furono rinvenute le ossa della fanciulla normanna, le quali, portate in processione in città, liberarono Palermo dalla peste.

Fede e devozione si intrecciano così al folclore di una festa che ha origini antiche e che tramanda nel tempo l’intensa vita di Santa Rosalia.

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Dalla corte al Signore, la vita della “Santuzza”

La storia di Santa Rosalia ha origini antichissime e fonda le sue radici a Palermo, dove Rosalia Sinibaldinata nacque nel 1130 e visse come damigella di corte della normanna regina Margherita.

Figlia di nobili discendenti da Carlo Magno, ai quali Ruggero D’Altavilla concesse un grande possedimento alla Quisquina e il monte delle Rose in contrada Realtavilla (AG), all’età di 15 anni si rifiutò di sposare il conte Baldovino e decise di abbandonare l’agiata vita di corte, per dedicarsi alla preghiera e vivere per 12 anni come eremita in una grotta.

Dopo aver lasciato la grotta della Quisquina, Santa Rosalia torna a Palermo e fa una breve sosta nella casa di famiglia nel quartiere Olivella, che lascerà poi per rifugiarsi in una grotta ricca d’acqua vicino a un antico altare sul Monte Pellegrino, dove visse come eremita per circa 8 anni fino alla sua morte, avvenuta il 4 settembre del 1170.

Fu dal 1624 che Rosalia divenne la Santa Patrona di Palermo e dei palermitani che la scelsero per aver liberato Palermo dall’epidemia di peste e che, ringraziandola, da allora la chiamarono “Santuzza” e la festeggiano in un doppio evento a lei dedicato.

Qualche dettaglio in più su Festino e Festinello: scoprilo qui di seguito!

Le cose da sapere su Santa Rosalia: dal Festino al Festinello

Era il 7 maggio 1624 quando a Palermo giunse un vascello che trasportava passeggeri infetti dalla peste che si diffuse in città, causando migliaia di morti. Poco dopo, il 26 Maggio 1624, una donna, Girolama La Gattuta salì sul Monte Pellegrino e, bevendo dell’acqua che gocciolava dalla roccia, venne guarita dalla Santuzza che le ha indicato “un tesoro” in fondo alla grotta.

Fu così che il 15 luglio, si decise di scavare nel luogo indicato e si trovarono i resti della Santa, che vennero portate in città nella cappella dell’Arcivescovo Giannettino Doria, dove il 27 luglio Rosalia venne proclamata Patrona di Palermo dal Senato della città.

Quando poi il 13 febbraio 1625, un certo Vincenzo Bonelli provò a suicidarsi gettandosi dal Monte Pellegrino, la Santa lo salvò, invitandolo a riferire all’Arcivescovo Doria di non dubitare più dell’autenticità delle ossa trovate e di portarle in processione per la città, in cambio della fine della peste.

In seguito al parere dei medici, i quali certificarono che i reperti appartenessero certamente ad una giovane donna da ricondurre a Rosalia, venne dichiarata l’autenticità dei resti trovati, che vennero condotti in processione durante la quale gli ammalati guarirono dalla peste e il contagio si arrestò.

Da allora la sera del 14 luglio è dedicata al Festino di Santa Rosalia che celebra la patrona della città con la le sfilata del Carro della Santuzza lungo 5 stazioni principali, in ognuna delle quali sono previste proiezioni, spettacoli acrobatici, canti e momenti musicali.

A settembre, poi, i fedeli si recano a piedi fino al Santuario di Santa Rosalia lungo le “scale” sul Monte Pellegrino. Il pellegrinaggio si suddivide nell’iniziale salita, seguita da una sosta notturna attorno al santuario e dalla partecipazione alle cerimonie religiose.

Dal 2 al 4 settembre avrà luogo “Il Festinello 2023”, la manifestazione che animerà le vie del centro storico per celebrare il miracolo di Santa Rosalia grazie alla presenza di luminarie e all’esibizione di diverse bande musicali e l’esecuzione di canti popolari.

Infine, il 4 settembre, a Piazza Pretoia si svolgerà l’evento denominato “Il Canto di Santa Rosalia”, il quale si inserisce nell’ambito della quarta edizione di Aedi Off, una rassegna di narrazioni teatrali e cunto siciliano con la direzione artistica di Salvo Piparo.

Con tanta fede e devozione quindi non resta che gridare “Viva Santa Rosalia”.