Arrestate due donne per tentata estorsione
I Carabinieri della Tenenza di Mascalucia hanno arrestato in Catania due donne di 56 e 20 anni, madre e figlia, entrambe con precedenti di polizia, per il reato di “tentata estorsione in concorso”. La vicenda ha avuto inizio con la denuncia di furto di una lancia Ypsilon da parte di una coppia di turisti laziali in vacanza sull’isola.
La sera del furto, i fidanzati, alloggiati presso un B&B di Mascalucia, avevano deciso di cenare in un ristorante nei pressi di Piazza Ursino. Dopo aver parcheggiato la loro auto lungo via San Cristoforo, i due ragazzi si erano goduti la cucina locale. Tuttavia, al momento di ritornare presso il loro alloggio, avevano scoperto che la loro vettura era stata rubata.
Il tentativo di estorsione
Spaesati e senza sapere come tornare al B&B, la coppia si era rivolta al ristoratore per chiedere aiuto. In quel momento, una donna di 50 anni si era avvicinata a loro e, dopo averli condotti al proprio tavolo dove era in attesa la sua complice, aveva offerto di aiutarli a ritrovare l’automobile in cambio di 500 €. Le due donne avevano fornito un numero di cellulare ai turisti, chiedendo loro di richiamarle il giorno successivo per ricevere i dettagli sul recupero del veicolo.
La coppia, invece di accettare l’offerta, si era rivolta ai Carabinieri per segnalare l’accaduto. In collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, i militari avevano deciso di monitorare l’organizzazione dell’incontro e la riconsegna del veicolo, grazie alla collaborazione dei ragazzi, per intervenire nel momento del reato.
Il blitz dei Carabinieri
I Carabinieri avevano predisposto un servizio di “osservazione discreta” presso Porta Garibaldi – zona Fortino di Catania, dove si sarebbe svolto l’incontro. Hanno potuto seguire tutti i momenti della riconsegna dell’auto da parte delle donne. La madre è rimasta a bordo del veicolo rubato, mentre la figlia si è avvicinata ai fidanzati. Tuttavia, il loro piano criminale è stato interrotto quando i Carabinieri hanno fatto irruzione, bloccando le due donne.
L’arresto è stato convalidato dal GIP etneo, che ha disposto per le due donne la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’autovettura è stata riconsegnata integra alla giovane coppia, che ha espresso gratitudine per la disponibilità e la professionalità dimostrate dai Carabinieri. Questo episodio conferma l’importanza di denunciare e affidarsi alle istituzioni per contrastare la criminalità.