Comune di Palermo deluso dalla bocciatura del salario minimo: la lotta per la giustizia sociale continua

Profonda delusione per la bocciatura dell’Ordine del Giorno

Il Comune di Palermo ha espresso profonda delusione per la bocciatura da parte della maggioranza dell’Ordine del Giorno proposto per impegnare il Sindaco e la Giunta a intraprendere un dialogo convincente e costruttivo con il governo Meloni sull’introduzione in Italia di un salario minimo inderogabile di 9 euro all’ora. Questa decisione rappresenta un importante passo indietro nella tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, che si basa sul principio di assicurare una retribuzione equa e promuovere la dignità del lavoro, come sancito chiaramente dall’articolo 36 della Costituzione Italiana.

Impegno per sostenere il salario minimo

Nonostante la delusione, i consiglieri di Azione, Movimento 5 Stelle, Oso, Partito Democratico e Progetto Palermo si impegnano a continuare a sostenere la misura del salario minimo, sia all’interno che all’esterno dell’aula. Questi rappresentanti politici sono fermamente convinti che la giustizia sociale debba essere una priorità e continueranno a lottare affinché si affermi nel Paese e nella città di Palermo.

La promozione della dignità del lavoro

L’approvazione di un salario minimo rappresenta un importante strumento per garantire una retribuzione equa ai lavoratori e alle lavoratrici, contribuendo così alla promozione della dignità del lavoro. Questa misura è fondamentale per tutelare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, assicurando loro una retribuzione adeguata per il lavoro svolto.

Il Comune di Palermo continuerà a sostenere con determinazione questa misura, riconoscendo l’importanza di garantire giustizia sociale e dignità nel mondo del lavoro. È necessario che il tema del salario minimo venga affrontato in modo serio e costruttivo, al fine di garantire una retribuzione equa per tutti i lavoratori e le lavoratrici del nostro Paese.