Erasmus + SAFEMED: miglioramento dell’educazione medica e sicurezza dei pazienti – Conclusione del progetto dopo tre anni di successi

Il progetto europeo Erasmus + SAFEMED – Simulation in Undergraduate MEDical Education for Improvement of SAFEty and Quality of Patient Care – si avvicina alla sua conclusione dopo tre anni di impegno nell’ambito dell’educazione medica. L’obiettivo principale del progetto è migliorare la qualità dell’educazione medica applicata da istituzioni, organizzazioni e autorità nazionali, seguendo gli standard globali per il miglioramento della sicurezza dei pazienti. Inoltre, il progetto mira a consolidare la cooperazione tra i paesi partner per garantire che le competenze dei medici siano applicabili, trasferibili e riconosciute a livello internazionale.

Durante questi tre anni, il progetto ha fornito gli strumenti necessari per il miglioramento della qualità dell’educazione medica, con un focus particolare sull’arricchimento del curriculum delle abilità cliniche, seguendo gli standard globali della World Federation for Medical Education. Il progetto ha coinvolto diverse sedi universitarie europee, tra cui l’Università di Catania in Italia, Santiago de Compostela in Spagna e Vilnius State University in Lituania. Inoltre, sono state coinvolte anche università in Georgia, Armenia e Ucraina, che hanno ricevuto finanziamenti per l’implementazione e la creazione di centri di simulazione per il tirocinio degli studenti di medicina.

L’Università di Catania ha svolto un ruolo chiave nel coordinamento del progetto, grazie al prof. Ferdinando Nicoletti e alla prof.ssa Katia Mangano, con il contributo della prof.ssa Daniela Puzzo, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Nel corso del progetto, sono stati organizzati diversi incontri e sessioni di formazione, tra cui un evento dedicato all’acquisizione delle conoscenze relative all’organizzazione e alla valutazione del tirocinio medico. Durante questa tre giorni, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare alcuni dei reparti dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico “Rodolico – San Marco”, dove gli studenti dell’Università di Catania svolgono il tirocinio sotto la guida di tutor esperti.

L’importanza del progetto SAFEMED è stata sottolineata dal rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, che ha dichiarato che il progetto è fondamentale per la diffusione di best practice nel campo della formazione medica in tutta Europa. Il rettore ha anche sottolineato l’importanza di continuare su questa strada con nuovi progetti e nuove collaborazioni per favorire l’individuazione e la diffusione di linee di erogazione del servizio assistenziale tra le università coinvolte e gli stakeholders del sistema sanitario.

Durante il progetto, sono stati documentati tutti i progressi e le esperienze acquisite in un libro intitolato “The Role of OSCE and Clinical Line for Mastering Clinical Competencies of Medical Students”, che rappresenta una risorsa importante per l’educazione medica internazionale. I docenti dell’Università di Catania hanno contribuito al libro con un capitolo dedicato alla valutazione delle competenze cliniche degli studenti di medicina.

Il progetto SAFEMED ha permesso di condividere esperienze e conoscenze tra diverse culture, migliorando così la formazione dei futuri medici e preparandoli ad essere altamente qualificati e consapevoli. La collaborazione tra le università partner è stata fondamentale per raggiungere questi obiettivi e per promuovere la diffusione delle best practice nel campo dell’educazione medica.

In conclusione, il progetto europeo Erasmus + SAFEMED ha svolto un ruolo fondamentale nel miglioramento della qualità dell’educazione medica, seguendo gli standard globali per la sicurezza dei pazienti. Grazie alla collaborazione tra diverse sedi universitarie europee e alla partecipazione di università in Georgia, Armenia e Ucraina, il progetto ha permesso di condividere esperienze e conoscenze, migliorando così la formazione dei futuri medici. Il progetto si avvicina alla sua conclusione, ma l’importanza di continuare su questa strada con nuovi progetti e collaborazioni è fondamentale per garantire un’educazione medica di qualità a livello internazionale.